Venite marinai alla casa felice,
entrate,
siate i benvenuti.
Venite in questo luogo
sacro
ove l’oblio pietoso
coprirà
con le foglie dell’autunno
la vostra vigliaccheria.
Nè dubbi, né pensieri,
né paure, né parole da sprecare;
Solo venite e siate lieti,
dell’aver perso l’amore
ed il sogno degli eroi.
In questo regno
sacro ed ecumenico,
dietro l’altare
lucido e sontuoso,
dopo l’infinito ed il buio,
vi è solo il nulla
e la vostra beatitudine.