PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/03/2008
Schiudo di nuovo gli scuri che dan sul mare

nutro da ultimo i goccioli della sua schiuma

che intride trepidamente il mio viso incantato

e come un dito che riga su un ninnolo

riscopro la polvere lasciata dal tempo

la corrente canta sulla mia pelle e leviga i miei solchi

scervellando le notti a saldare l’occhio all’orizzonte

a cercare una risposta a trovare una domanda

mi lancio sulla mia sedia di legno

ad ancorare la vita e posizionare scogli

nuovamente mi succedo alle stelle

nelle sere scure il cielo e il mare sono la stessa cosa

nel cielo brillano le stelle e nel mare le lampare

in alto la luce della luna in basso quella del Faro.
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e LUCE SIA......

mi succedo alle stelle..(.meraviglia.)..riapri gli scuri...entra ancora la luce...ti ridesti e sei cielo e sei mare..e dirigi la tua luce come spada sguainata a dare il colpo di grazia alla bruma dell'anima...Carlito...sciabola ancora il tuo faro...a inviare fasci di luce da far impallidire la luna.. e luce sia

con affetto. anna

il 17/03/2008 alle 13:09

BELLA!!!!!!!!!,un salutone

il 17/03/2008 alle 14:11

complimenti

il 17/03/2008 alle 14:16

Tu ci offri, caro poeta, l'idea della poesia, perché essa più che l'arte dello scriba nell'alveo retorico dell'inchiostro e della penna, denota un atteggiamento di vita. Mi ripeto, e ne sono convinto, che l'atteggiamento del poeta, cioè della bellezza che scaturisce da un animo puro, può rendere la vita bella. Il Paradiso è già qui in terra ed anticipa mirabilmente ciò a cui siamo destinati: un'esitenza meravigliosa ed eterna.
Fraternamente
Abate.

il 17/03/2008 alle 16:04

Si caro Andrea hai fatto bene
a schiudere di nuovo gli scuri
che dan sul mare.
Si respira profumo di mare
Così mi permettono di vedere
nel cielo brillio di stelle
e nel mare le lampare
in alto la luce della luna
in basso quella del Faro.
Caro Andrea mi rincuora la tua poesia..
sono finalmente serena, perchè
tu sei rassicurato dai medici
e ti sento tranquillo.
A presto figliolo caro.
Riguardati e dammi sempre notizie di te!
Un abbraccio.
Dora

il 17/03/2008 alle 18:09

Liberati dagli affanni ed offriti alla vita con coraggio e con amore.
Diffondi il canto della tua poesia e vibra della sua dolcezza, ne avrai sollievo e la tua voce tornerà a ritrovare un timbro squillante.
Un caro pensiero, mati.

il 17/03/2008 alle 23:51