Dunque leggendo emozioni
stampate sulla prima pagina
di un quotidiano malessere
sorseggiava l’amaro distillato
in lunghi giorni senza luce
ma con deliberata indifferenza
era d’uopo accingersi a lavare
panni sporchi di famiglia
e buttava i pensieri in lavatrice.
Cucinava il rancore piano piano
rimescolandolo di quando in quando
perché fosse pronto ad esplodere
nel momento opportunamente scelto
riassettava coltri di odio
spazzava via illusioni e ricordi
tra le crepe cercando del piancito
se mai una traccia ritrovasse di sé.