PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/03/2008
La Vita, la Morte
Mi appaiono
Soltanto semplici e umane dimensioni
Ineludibili
Cui non poter sfuggire
Assolutamente.
Destino, riflesso condizionato
Dell’appartenenza alla progenie
Sfortunatamente adamitica dei figlia di Gea
Dove le lacrime che profondi
Solcano terre arse di sentimenti inutili.
Blasfemi.
Vorrei geneticamente trasmutarmi
In una enfasi di prorompente divinizzazione!
Mi ritrovo
A pretendere una gratificazione
Per gettare un possibile ponte
Tra oggi e il futuro.
Stranamente
Non è umano.
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gettare un ponte tra oggi e il futuro...mentre aneli la morte...è più prepotente in te l'anelito alla Vita..una Vita Gratificante che ti riempia di voci a debellare silenzi..i silenzi della tua anima bella e tormentata...
Non chiedere di tramutarti in divinità...tu per molti di noi lo sei già..
un caro saluto.anna

il 14/03/2008 alle 08:37

Un riflesso condizionato (come dell'idiota del sito che deve votare 1 appena vede uno scritto...) è alla base della ispirazione della poesia.
O mewglio. Pensavo che un riflesso condizionato a un gesto di affetto o di amore fosse, appunto, affetto, amore.
Mi sbagliavo.
Il problema è che siamo umani e anche un anelito a qualcosa di superiore viene tenuto a freno da noi stessi.
Un po' complicato spiegare la mia idea che nasce da riflessioni che si protraggono da tempo sulle reazioni degli esseri umani al bene o al male.
Grazie e un saluto caro anche a Te

il 14/03/2008 alle 12:47

notevole

il 14/03/2008 alle 12:49

Grazie

il 14/03/2008 alle 13:03

C'è una inversione di lettere e ne chiedo scusa essendomene accorto solo ora.
Il Titolo, ovviamente, è PAVLOV.
N.

il 14/03/2008 alle 13:28

l'uomo è un animale sociale
e trova riscontro di sè nel branco.
ogni tanto si ritrova a riflettere con le ombre sui muri..
sempre interessanti le tue riflessioni
rst

il 14/03/2008 alle 13:33

Aristotile diceva: zoòn politikòn: un animale politico!
Io sono solo un piccolo uomo che ha creduto negli affetti. Sbagliando.
Homo, homini lupus sembra essere la condizione ontologica dell'essere per sopravvivere.
Facendo a meno di debolezze, fantasie e delle donne...
Un caro saluto

il 14/03/2008 alle 14:03

le teorie di Pavlov come quelle di Lorenz sono le più illuminanti sul comportamento degli animali..e qualche volta si attagliano bene anche a taluni comportamenti umani..

ci sono gesti rivelatori chiarisssimi che a noi donne non sfuggono

il 14/03/2008 alle 14:58

Infatti...

il 14/03/2008 alle 17:51

io in un'altra vita.
Buon fine settimana

il 14/03/2008 alle 20:31

Hai ragione.
Ma si cerca sempre di non fare del male a chi si vuol bene.
Timidamente posso dire di essere stato amato, nella mia vita, solo da un piccolo cane. Si: un animale, come si suol dire. Ma mi era dedicato.
Andandomene da questo strano pianeta, avrei solo nostalgia di lui (o di esso....).
Più vado avanti negli anni e più mi convinco che i senti...menti, mentono alla grande e che l'Amore è una pura invenzione degli esseri per autogiustificarsi nelle scelte e, pe rle donne, di vivere con sensi di colpa. E morirne. Si spera!
Una buona notte

il 14/03/2008 alle 21:32

Non mangio pollo. Le statistiche non servono.
Se faccio alcune osservazioni è perchè sono così e basta.
Le tue sono interpretazioni legittime ma che provengono da un mondo femminile che non mi sta più bene, da tempo.
Ripeto: l'amore è una chimera, frutto di una fantasia più o meno sana, o malata o perversa che tenta di legittimare sue pretese.
Io non soffro... per amore, mia cara da tantissimo tempo!
E questo, credimi, mi ha molto rafforzato nei giudizi sugli altri e per gli altri.
Mi ha davvero amato nella mia vita che supera il mezzo secolo da un bel po', solamente un cane.
A volte si vive e non sè neanche avuto l'affetto di un cane! Di una donna, forse. Ma è da augurarlo al peggior nemico!

il 14/03/2008 alle 21:56

I problemi legati alla sfera dei rapporti d'amore sono tra i più complicati, già affrontarli è un grosso impegno, risolverli è davvero arduo.
C’è sempre qualche dato che si trasforma in incognita, e per la mente e il cuore è un atroce rovello.
Un caro pensiero, mati.

il 14/03/2008 alle 23:57

Forse perchè la ragione non si lascia intrappolare dal cuore. O, almeno, quando ha compreso la sua libertà, sfugge.
Grazie e un caro pensiero a Te

il 15/03/2008 alle 06:23

Che dirti caro Er?
Le finestre dei pensieri sono molteplici e a turno s'aprono e sui battenti del cuore e della ragione e i loro colpi secchi lasciano il segno.
E tutto sembra divenire disumano...frammentandosi in schegge improvvise
Un caro abbraccio
Cesare

il 15/03/2008 alle 07:57

..per ricompattarsi sempre in qualcosa di umano, fragile e transeunte.
Un caro abbraccio

il 15/03/2008 alle 08:03

NO, il futuro non è umano, è umana la dinamica della differenziazione, che è illusione. Noi siamo già Dio.
Un abbraccio
Ax

il 15/03/2008 alle 13:06

Il tempo è una dimensione umana. Il futuro, come il presente e il passato, in realtà non esistono o possono annullarsi.
Propio per la nostra qualifica potenziale...
Ma un "lamento umano", a volte, lacerante, distruttivo, licantropico è dovuto a una grande solitiudine e a niente altro!
Un abbraccio

il 15/03/2008 alle 13:10