PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/03/2008
Amici miei nell'oceano-mondo
cartaceo navighiamo gioie e pene
negli anfratti di dolore e amore,
nella compagine umana, aspra,
glicinosa, per offrire colore,
alle sagome condotte dal vento,
alla ragione che vorrebbe esilio
e morte e brama di vivere oltre l'attimo.

Al tramonto, quando tace
l'ultima voce e il pentagramma
delle nostre opere s'apre
cosa vi leggiamo?
Si dà composizione armonica
per una lacrima asciugata
o inquietudine scura per un sorriso
affogato nell'indifferenza?

Quel che scrivi, mi batte
il tuo chiodo d'inchiostro
è ciò che sei, poeta delle opere.
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un silenzioso saluto...con affetto, anna

il 10/03/2008 alle 22:10

Abate

il 11/03/2008 alle 02:29