PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/03/2008
sto sulla riva dello sbaglio
e sbraito
rutti già detti.

ma mi compiaccio di vedere
i sentieri già tosati
i sentieri incontrollati
i sentieri dimenticati
che ho calpestato in questo triangolo di tempo.

davanti c’è un muro di lattice
o un raglio di luce
e a volte persino un’infinita distesa di vita nel vento
come il primo respiro che agguanti al mattino
appena sveglio
dopo una ciucca tremenda
in cui le pareti tremavano
e i volti e le bugie soffocanti dei loro piedi in cantina.

eppure ora sei qui
ce l’hai fatta ancora una volta
a tornare in superficie
ad occhi chiusi
affrontando i tuoi emboli dislessici
chiusi in scatole colme di incubi
freschi

lo specchio è dalla tua parte
distruggilo.

il sole è un arco acido di silenzio
muto.

soffia nell’iride del gatto
ed impara a pescare tra le fratture del terremoto

perché hai una chance nuova di cellophane
oggi
e
con pala e piccone
non ti resta che scegliere
dove

ritornare a scavare.
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serie di immagini crude e chiare
ma ho la sensazione di amaro in bocca
più che di chance..

molto d'effetto
rst

il 09/03/2008 alle 22:07

è la chance dell'imbuto, dipende da che parte lo impugni.

il 10/03/2008 alle 09:35

Un percorso complicato e difficile, con tappe quasi da dover dimenticare, eppure non ci si lascia sopraffare dallo sconforto, si cercano i mezzi, anche quelli con poca aria, per continuare a faticare.
Un saluto, mati.

il 10/03/2008 alle 23:18