PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/03/2008
Lo vidi, era lì,
Sofferente,
Sembrava tremasse

Il suo corpo scosso
Da violenti brividi di freddo.

Le grosse gocce di sudore
Scendevano veloci
Dal capo ,
Rigandogli le tempie
Superavano le guance,
Atone ,sbiancate,
Per quasi congiungersi
Sul collo

I tremiti lo percossero
Ancora un poco

Poi all’improvviso
Il silenzio

Guardai il corpo
Ormai stupidamente immobile
Un tutt’uno confuso
Con il bianco lenzuolo

Ed ecco il vociare
Convulso
I pianti dei parenti
Le piccole grida
Di disperazione.

Arrivai vicino al letto
Gli toccai la fredda mano
mi rivolsi ai parenti

E dissi:

SSSSSSSSSSSSSSS
Silenzio

Un poeta non muore

Signori.

Un poeta riposa.
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Semplicemente...bella.....ben scritta.....
ho visto e vissuoto ciò che hai scritto .
GABRIELA

il 05/03/2008 alle 10:01

vero ,tutti siamo poeti della nostra vita,grazie Vincenzo,ciao

il 05/03/2008 alle 10:28

tantissimo piacere che tu l'abbia apprezzata,grazie
un salutone.

il 05/03/2008 alle 10:30

Aldilà del riferimento al poeta, è molto bella l’idea di una morte che non sigilla la sua impronta con la parola fine, ma le dà uno slancio di ripresa verso l'eternità.
Un caro saluto, mati.

il 05/03/2008 alle 23:43

una bella storia narrata con poesia..bravo, come sempre.
ciao. anna

il 06/03/2008 alle 08:54

grazie Mati da 10 e lode i tuoi commenti,un salutone.

il 06/03/2008 alle 10:31

grazie Dea sempre gentilissima,un saluto.

il 06/03/2008 alle 10:33