PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/03/2008
Parola umana, quotidiana squilla
nel sangue mi richiami
il dubbio, il mondo cifrato,
il dolore alla finestra.
Dama taciuta, gelso sulle labbra
solletichi il chronos.
Mentre ti penso sempre mi sfuggi
informe ricordo, chioccia razionale.
Carsico corpo mi scavi
il fascino del tuo abito poetico,
gran maestra del magico foglio.

Altro dirti non esprimo,
solo un incantesimo mi preme:
scorgerti antica e cangiante,
accovacciata all'Infinito,
ove possano le mie radici
protendermi roveto,
che sempre arde e mai si consuma.
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Abatino mio bello..hai scritto una cosa stupenda...non si sa se parli ad una donna o alla Parola..ed è questo l'enigma...

il 04/03/2008 alle 15:21

Abate caro
sublime pensare della Parola
anche io la adoro e spero non mi lasci mai, e che accompagni sempre il mio sentire senza consumarlo ma inalzandolo sull'altare dei sommi poeti.

Smack
liz

il 04/03/2008 alle 16:36

parole come incantesimi.

il 04/03/2008 alle 16:55