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Pubblicata il 29/07/2002
Lassú sulla montagna
tra valli e valichi....

Iniziava cosí un canto lontano
abeti dipinti
retti dal suolo
di cuori e d'idee
in un vecchio pastrano
rimane soltanto
un canto montano....

saliva tenace
pestandoti i fianchi
coprivano tutto
la neve
i suoi pianti
alpini a valle
nemici piú avanti....

rimane soltanto un canto lontano.

Oh! montagna
come lo sguardo
che va oltre l'universo
e tutto ció che é
inconfutabile ai miei occhi....

tu m'ispiri.

T'estendi d'altezza
come i rami tuoi
quasi presunzione voler salire
piú sú del'uomo
ed anche delle nubi
fermarti sotto poi
il cielo osservare
di tua constatazione....

oltre non puoi andare.

Vette imbiancate
rive d'antichi mari
dunque portaron vita
schierate come altari
parlar d'Adamo ed Eva
di luna sole e stelle
dell'uomo e dell'animali
finché al lor cospetto
appari ad armi impari.

Saliranno mille e mille genti
nel tuo tortuoso pendio
aggrappandosi a te
ai tuoi freddi lamenti
di profanatori diretti al fio
o d'increduli verso Dio....

poi lacrima bianca
che sgorga e scende a valle
di San Firmino
i tori alla calle
dopo final percorso
violento e si mortale
di spada poi uccisi
finendogli il dolore....

la neve si riposa
nell'irreale pace
di disumana onda
silente eterna quiete....

e poi lí sotto tutto
di lutto bianco tace.

Il sole cala ora
tra picchi ugual gemelli
come tramontar marino
raggi color
d'inverno pastelli....

mano intrigante
disegno divino
come la nascita d'un altro bambino.

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Ciao Antonio, mi fa piacere che tu abbia scritto questa bella, intensa, serena, appassionata poesia sulla montagna e i suoi simboli. Io l'amo molto. Lì ho le radici della mia famiglia. E in quello che dici trovo una notevole corrispondenza di sensazioni ed emozioni per la Grande Madre.
Un caro saluto.
max

il 29/07/2002 alle 11:03

certo, caro Max, chi é nato sotto i monti sa apprezzare molto piú di me( che sono nato in cittá ed amo il mare e la campagna anche se ha volte ho pizzicorii "montanari") la mantagna, dicevo, oltre a essere bella come lo puó essere il mare o la campagna, é suggestiva e interessante sia per la sua imponenza sia per quel fascino grave e al contempo calmo che ti si para davanti agli occhi nel momento in cui ti fermi a naso in sú ad osservarla.
é qual'cosa di assurdamente bello. e poi come la
chiami tu, "La Madre"....credo che ci sia una stretta e intima affiliazione da parte tua verso di "Lei".
ciao Edipo e grazie del commento.
Antonio.

il 29/07/2002 alle 17:53

grazie Edo del commento.io non ho fatto il militare per sopravvenuti bisogni familiari anche se ti confesso avrei preferito fare la "leva" che reputo debba essere obbligatoria, comunque....
é bello scrivere un pó di tutto di quel che hai letto e imparato e cosí ieri mattina mentre prendevo il caffé mi é balenata la forma per questa mia. nulla di speciale. eh si....sono belli i vent'anni Edo, spensieratezza, salute, vigore, sicuri di avere il mondo tra le mani e che nulla e nessuno ci possa fermare peró....a quell'etá non abbiamo ancora capito cosa é la vita;appunto per mancanza di esperienze. mi piace parlare con te, se non altro per il tuo ottimismo e la tua naturalezza.
se non sbaglio in qualche altro commento hai accennato a tuoi problemi di salute? se sbaglio scusami. grazie ancora per aver apprezzato questa mia.
ciao e a presto amico.
Antonio.

il 29/07/2002 alle 18:10

... e la montagna parla al cuore
e lui forse non sa come rispondere
ma ama fortemente quei declivi
che da lassù invitano a salire

Luigi

il 29/07/2002 alle 21:51