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Pubblicata il 15/02/2008
"ed io m'invito nell'anima candida della vostra voce

per dare tatto al desiderio e possedervi con amore

approdo nel porto del vostro cuore urtando il molo

negli occhi posano la luce e la calma della luna

per voi pescherei tutti i frutti nascosti dall'inverno

siete così allegra... e poi... esasperatamente bella

vorrei finirmi con dolci labbra umettate nell'albore

cogliervi il pensiero e privarlo d'altro spazio

di me ne farei perla rara avvolta nel turchese

e dal vostro respiro rapirei ogni splendido secondo.

"vorrei servirvi come condottiero di luoghi incantati

dove tempo e immagini si perdono nella fantasia

donare agio ai miei occhi riposandoli sul vostro viso.

Vi ho osservata rallegrare sotto le antiche quercie del prato

e dove un soffio di vento stizzava i vostri lunghi capelli

vi pensavo bella e irraggiungibile come quando l'orizzonte è travolto da foschia

le vostre gesta erano graziosamente lente come l'imbrunire dell'estate

lo so che tra cento rose vi sono mille spine

ma il pensiero di possedere il vostro sguardo

m'acceca da qualsiasi turbamento"

Giammai l’amor vostro evacuerà dal mio

semmai dilaterà per goder’amarvi nell’agio

o’ssi ch’io conosco in Voi fastidi e screziature

e per tali debolezze ch’io vi amo dolce musa

tempo ne sussegue ma come rughe siam solcati

chi noi al mondo lascieremo quest’oro così sacro

perché di noi lui possa ancor vivere in cuore d’altri.

“ Spessso vi vedo avvolta da biondi cocchieri

disposti a vendere l’anima pur di avervi

mi chiudo in gelosie che frenano il mio essere

seppur convinto dell’incrocio dei nostri sguardi.

Conosco il richiamo della vostra bellezza

e per questo ne soffro il privilegio atteso”


Seppur m’arreco in voi accecato dalla luce di mille stelle

e il pensier di vivervi accanto è in me dolente attesa

“rimango posato”

anche mentre il fato scherzoso prende gioco

come dispetto del vento tra le foglie del salice già piangente.

La donna che in voi si proclama fa rugiada dei miei pensieri

e come tale nutre me facendomi voglioso del nuovo giorno.


“In questa lunga stellata vi ho cercato in tutto il mio sogno

v’immaginavo splendente tra gli odori d’oleandri fioriti

cosparsa di riflessi come eleganti cristalli attraversati dal sole

su questa vostra immagine avrei voluto cessare ogni respiro”

Ogni qual volta vi lascio mi riempio di luce e ritorno nel faro.

Nel vicolo stretto del borgo non c’è più spazio per il mormorio

che fan di me perdente e illuso di speranze e misero solitario.

“Di tal voci prego che non vi sia giunto l’eco.”

Sderenò radicar d’un vuoto in solitudine

Schiacciai misero me all’angolino del pianto

da giardini preziosi di rose al sole lontano fui

di cantina del mondo io finii perso e solitario

bramai segreti a casse di polvere invecchiate

pestai la vita al muro colpendola al torace

di reagir mio chiuso sfondai porta e coraggio

”Isola gabbiano sole mare vento”

Mia dolce musa

di questo solo... io son fatto

e non d'altro.
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scrivi che è un incanto..la tua Musa è talmente sacra che rivolgendoti a lei le parli con il LEI...un saluto carissimo... Carlito..gabbiano e faro della mia vita..poetic/a

il 15/02/2008 alle 10:41

no vai tranquillo....
un salutone
andrea

il 15/02/2008 alle 20:55

Grazie anna...grazie mille

il 15/02/2008 alle 20:55

Santo Iddio! Non ho parole, non sapevo si potesse scrivere tanto deliziosamente di una donna, sai??
Meraviglioso... che bello sapere che esistono cavalieri come te... che bello, mi fa ben sperare.. Splendido! Mi spiace non avere una gran scelta di aggettivi nel mio misero vocabolario per poterti descrivere decentemente... 'Animo Stupendo' va bene??

Alice

il 22/02/2008 alle 17:49

Santo Iddio! Non ho parole, non sapevo si potesse scrivere tanto deliziosamente di una donna, sai??
Meraviglioso... che bello sapere che esistono cavalieri come te... che bello, mi fa ben sperare.. Splendido! Mi spiace non avere una gran scelta di aggettivi nel mio misero vocabolario per poterti descrivere decentemente... 'Animo Stupendo' va bene??

Alice

il 22/02/2008 alle 17:49

Nel liberare dal tuo cuore un appassionato canto d’amore, avvolgi il lettore in una ricchezza di immagini e di particolari sensazioni.
Ciao, mati.

il 23/02/2008 alle 00:41