non c'è più molto tempo sai
intenzioni mi ballano negli arti
e stanno tracimando gli argini
e volentieri comincerei così
Per i miei reni timidamente coraggiosi
e i libri che di loro ho letto
su una poltrona comodamente in pelle
A chi conosce i limiti che ho
e non mi stima per finte ipocrisie
ma per appoggi dolci e silenziosi
per ogni dannata melodia
che suona asimmetricamente in me
e termina sospesa in mi minore
Ho i giusti compensi a tutto questo
a quello che verrà e che vorrò
ad ogni novità che possa migliorarmi
e a quella adorabile entità, che tengo dentro uno scrigno tumultuoso, e pulsa di vene, arterie e chissà cosa,
ma che non mente e non delude mai.