Vorrei servirvi come condottiero di luoghi incantati
dove tempo e immagini si perdono nella fantasia
donare agio ai miei occhi riposandoli sul vostro viso.
Vi ho osservata rallegrare sotto le antiche quercie del prato
e dove un soffio di vento stizzava i vostri lunghi capelli
vi pensavo bella e irraggiungibile come quando l'orizzonte è travolto da foschia
le vostre gesta erano graziosamente lente come l'imbrunire dell'estate
lo so che tra cento rose vi sono mille spine
ma il pensiero di possedere il vostro sguardo
m'acceca da qualsiasi turbamento