PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2008
Tornano gli emigranti
con l'anima in due posti
guardano nuove case
senza storia
con occhi che non coprono
l'infanzia

Osservano la piazza
dove giocarono
a testa e croce
il sogno di partire
ma ormai il ricordo dei passi d'incertezze
lische di pesce sotto al cemento

La donna che volle rimanere
finalmente esce per strada
ha ancora il volto liscio
tranne una profonda ruga
di dolore

Nell'andirivieni
si cercano le mani
dell'antico distacco
ma qualcuna è sul muro
sciolta in un inchiostro nero
sotto la testa china e pesante
di un Dio sofferente

Tira lo stesso vento
che indicò il cammino
e poi si oppose al petto

Recalcitranti
al segno della croce
mentre passa l'icona
i figli si spiegano col rumore
di una lingua diversa
quasi fuori posto

I fuochi d'artificio
nella nuova area
a fianco al cimitero
e qualcuno con nostalgia
e disgusto
..bisognava farli nella città vecchia
è lì che vegliano i fantasmi
quì dormono solo i morti

Nel cielo vincono
i lampi di colori
ognuno per un rancore
alimentato dal fiato delle anime
che trovarono sepolture forzate
...............irrequiete
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Da:Voci Dall'inferno
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ciao michael...questa poesia mi è piaciuta di più...aggredisce il lettore con voci e profumi, e colori e idiomi di un passato..che emerge violentemente dalle tue vivide immagini

ciao...ti leggo anche su Scrivi.com..anche io sono lì..

il 09/02/2008 alle 19:55

Carissimo io ho la collezione di 0 , ma non me la prendo più, io scrivo per bisogno interiore, guai se non lo facessi, e leggo pochi perchè pochi mi trasmettono qualcosa tu sei tra quelli che stimo e ti ringrazio...il mio 5 è poca cosa davanti al tuo valore...ciao Nunzio

il 10/02/2008 alle 11:43