PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/02/2008
Uno spettro muto
col dubbio attorcigliato al collo
imbevuto di maschere
sei il grumo caotico
o afflato odierno.
Il pedissequo procedere
dell'alienzazione che coagula
in globuli di solitudine.
La malattia della moltitudine
è l'ischemia dei rapporti,
nutrita di sguardi distorti.

Io mi cullo sull'erba
sulla nenia di rosse formiche
che concertano laboriosa
comunicazione e canto
che comunicare è sopravvivenza.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

..sicuramente untaglio interpretativo originale per descrivere un male assai conosciuto...

il 08/02/2008 alle 09:16

(..) Io mi cullo sull'erba
sulla nenia di rosse formiche
che concertano laboriosa
comunicazione e canto
che comunicare è sopravvivenza.(..)

Carissimo Abate
la posso usare? sia la figura, che la metafora, che ogni singola virgola...
Mi piace assai!
Smack
liz

il 08/02/2008 alle 10:22

Io credo, anche se questa è affermazione opinabile, che la "perdita della poesia" sia essa stessa un modo di fare poesia, purché ci si intenda sul concetto di poesia. Non basta una metafora, sia pur forbita, a costituire il verso poetico...
Abate.

il 08/02/2008 alle 18:20

Da bambina passavo ore a guardare le formiche, un giorno, credendo che un gruppo di quelle rosse stesse per attaccare le nere, le schiacciai con un sasso..oggi mi pento, le guerre degli insetti hanno una "morale" che alle nostre manca, comunque sia ho trovata bellissima la tua poesia.

il 08/02/2008 alle 18:43

Te l'appoggio, caro Abate
smack
liz

il 08/02/2008 alle 21:01

verità che il comunicare è sopravvivenza ,mi piace questa poesia che nuova descrive il mare cronico della voglia di isolarsi per non esporsi ,bravo ,ariele

il 09/02/2008 alle 00:00