PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/01/2008
sono una mezza sega
al termine dele scuse
precipitato nel burrone di coton fioc
intrappolato
soffocato
ma senza un graffio

cosa aspetti?
dove pensi che potrei andare
sono quello che ti sei dimenticato
quello che distrugge le illusioni
perfido
nocivo
ma senza passione

sono lo sbaglio della conta
senza riposo obbligatorio
ma ci provo e mi stendo sopra di te per sopravvivere
e vorrei esserti leggero
amico
amante
ma senza possibilità

io vengo da sotto una pietra
che alzi per sbaglio e ritiri la mano
inorridito da chi ci vive là sotto
compiacendosi tra gli scarti
e fastidi
e dolori
ma senza mai marcire del tutto

lasciaci nel nostro buio
dove siamo tutta un'altra cosa
dalla tua vita

lasciaci a compiacere
tra le nostre torbide passioni
e bave di lagne

non mostrarci mai i colori
perché ne saremo assuefatti
e non potendo possederli
dovremo mangiarci i tuoi

in salvo
scampati
all’aridità
all’avidità
all’assurdità
del respiro umano
vivremo perfetti in terribili agonie silenziose.

lasciami piangere
per il terrore di iniziare e finire tutto qui
vattene ti prego,
smettila di ascoltarmi
smettila di guardarmi
e
perfavore
non pagare il riscatto.
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giri in giro e poi trovi la conclusione.
essenziale è capirsi.

il 09/02/2008 alle 22:05