PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/01/2008
D'acciaio le carogne
squagliano vite a cottimo,
fabbricano morti punzonati
col nome profitto

In concorrenza di mercato
sono leghe speciali
di ossa e sangue
arricchite d'indifferenza
e temprate nell'urla d'agonia

Sono cavie sorteggiate
aspiranti prototipi
pregano l'esperimento per durare,
l'ambizione è metamorfosi
da una lamiera a pane

Thyssenkrupp
è un regno di zombie
governato da sciagure
ha nella lava il sole
e olio bollente a refrigerio,
esche sono le stelle dipinte
su funereo mantello

Stampa e Tv
falchi a un clamore di
atomi ribelli alla chimica
e sfociati in pianto,
domani scriveranno di umani archiviati
e nei dettagli, di pacchi in legno
dal laboratorio a scaffali di cemento

Un'omelia sarà corda di sipario
sollievo all'indifferenza di iene
e occulterà il pane secco, alle lacrime
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Michael Santhers
www.santhers.com
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amen, amen..
ciao, anna

il 30/01/2008 alle 14:17

Voce rumorosa e forte, sperando che l'eco vada lontano e giunga all'ascolto.
Ciao, mati.

il 31/01/2008 alle 00:02

I cancelle della fabbrica come un Getsemani, vittime sacrificali, e dopo mille a dire Sono forse io?
SOno forse io? ed il canto del gallo ne suggella la triplice sconfessione, dove erano, dove eravamo tutti prima, quando il silenzio imbandiva il cammino sacrificale del precario lavoro Crucis.
Sentita!
Zordoz

il 31/01/2008 alle 05:42