PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/01/2008
Se si apre piano l’alba sul profilo
della tua vita ed emerge dal sogno
il mio volto che complice accarezzi
s’ irraggia come voce radicata
nel vuoto la parola che traluce
lampi d’ azzurro da sotto le ciglia.
Non poteva accadere. Eppure preso
le spire si richiusero di un vortice
sullo stagnante specchio del tuo esistere
fosti senza respiro e senza sguardo
a toccare te stesso per saperti.
La superficie non tradisce il gorgo.
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Grazie della tua attenzione.
Sì, indubbiamente c'è un lavoro alla base del mio fare poesia, ma non del tipo che ipotizzi tu.
Un caro saluto.

il 31/01/2008 alle 12:46