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Pubblicata il 21/01/2008
mi pare che quell'uomo si''a un dio,
quell'uomo forse è superiore a dio,
lui che davanti a te siede tranquillo,
ti guarda e ascolta.

ed io se vedo il dolce riso tuo,
oh Giulia, la mia lingua è muta, gela,
s'accende e avvampa dentro le mie vene
sottile fuoco,

e mormorano o rombano le orecchie,
si annebbiano e non vedono i miei occhi,
il cuore arde, fredda stà la pelle,
e brucio e tremo.
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ho sempre amato questa poesia...
nessuno che nn abbia mai provato può capire.

il 22/01/2008 alle 02:48

meglio copiare bene che scrivere male, no?

il 22/01/2008 alle 09:46

volevo divertirmi a trasportare strofe saffiche in metrica accentuativa...vabè già pascoli lo aveva fatto...comunque solo per la prima delle tre mi sono ispirato a saffo(il titolo è esplicito in questo senso) e più direttamente a catullo...
per il resto ho sviluppato questo tema saffico, che poi tra l'altro si è andato a configurare come vero e proprio topos letterario no?, a modo mio...in maniera petrarchista...comunque l'ho fatto per gioco...è solo un stupidaggine

il 22/01/2008 alle 14:46

porco gegge complimneti...forse questa è una delle poche poeise dove usi termini ke konosco (ahahahah)...probabilmente ho capito ki è codesta giulia...bella poesia davvvvero to devo da fà popo che i complimenti...spettacolare

il 10/02/2008 alle 12:28

non è la giulia che pensi te...
è solo un senal...
glazie...XD

il 11/02/2008 alle 09:21