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Pubblicata il 20/01/2008
Tutto questo dolore m’offusca la mente,
il ticchettio è l’unico rilevatore del tempo,
tutto resta inflessibile in questa stanza.
Le lacrime riempiono questo silenzio,
cerco d’inseguire un pensiero
ma non c’è verso: è una scena congelata,
figlia di un pennello ghiacciato.
Il mondo rimane così, in un letargo
che attende la primavera della tua voce,
in un quadro triste, povero e fermo
che attende la vita del tuo colore.
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a volte la tristezza è cosi grande e magnifica che rimaniamo intrappolati nella sua ragnatela,un abbraccione e vento di gioia ti porti la bora del nord,quella congela solo gli arti ,cate

il 21/01/2008 alle 00:25

molto bella marko..
quando ti leggo mi stupisco sempre per la profondità che possiedi.
Bravo.
ciao
K

il 21/01/2008 alle 11:14

Grazie cate. Un abbraccione anche a te

il 21/01/2008 alle 13:38

Grazie stefy, sono contento che ti sia piaciuta e che abbia trasmesso la profondità dei miei sentimenti.
Ciao

il 21/01/2008 alle 13:40

Hai fermato la dimensione spazio-temporale per tendere il tuo pensiero in un’unica direzione, quella dell'attesa.
Accosta il cuore, un profumo sta arrivando da lontano, lo sentirai colmo di amore!
Una carezza, mati.

il 21/01/2008 alle 15:25

Che le tue parole siano "profetiche" dolce mati affinchè l'attesa culmini in gioia.
Ti abbraccio

il 21/01/2008 alle 20:03