A volte quel che ho nelle mani non mi basta
soprattutto se è una sigaretta
che se non subito ma presto poi si spegnerà.

A volte cerco il mio cuore dentro un altro cuore
e rimango con un mazzo di rose in mano
ad aspettare in vano che la luna scenda dal cielo.

A volte il bambino ch’è dentro di me ha paura
tanta paura
di quell’uomo che vede allo specchio.

Il silenzio incollato alle mie labbra,
una sigaretta accesa
ed io che fisso la sua punta rossa come fosse la prima volta.

A volte spengo con le lacrime l’ultima candela rimasta accesa
non in chiesa
ma in quella stanza quasi vuota in cui Francesca balla da sola.

A volte mi lascio affascinare dalle gambe delle puttane
e se fossi una donna
a diventare una di loro comincerei sui banchi di scuola.

A volte nella vita ci sono dei pericoli che dobbiamo correre
ed uno di quelli è l’amore
dove puoi vincere o perdere tutto nel giro di una sola notte.

Il buio incollato ai miei occhi,
una candela accesa
ed io in ginocchio che prego qualcosa che forse non arriverà mai in cielo
però ancora forse ci spero.

Mi chiedo perchè ogni volta che mi chiedono se sono felice
non sempre ma quasi sempre
il mio sguardo cade verso il basso e sono subito sono triste,
la felicità non esiste
ma quello che di lei tutti ci affascina
è l’emozione
che proviamo nel cercarla.