PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/01/2008
Senza conoscermi né riconoscermi davanti allo specchio
cammino in equilibrio sulla punta rossa di sigarette che spengo
negli occhi di chi mi guarda ma non mi vede,
prendo a calci una lattina per terra prima di mandarla affanculo
e lasciare l’ennesima ragazza senza un perchè
poi
prendo la macchina e come un bambino gioco
con la morte per scoprire la bellezza della vita.

Non dimenticarti che sono stato dall’altra parte del cielo
ed ho toccato
con le mani quello che nessuno riesce neanche a vedere
se non negli occhi miei.

Ho saltato la siepe e mi sono perso nel buio,
nel buio di un labirinto di parole crociate e croci da portare
alle quali farsi inchiodare
da stelle
che cadranno la notte che incontrerò l’altra metà del mio specchio,
quella che ancora non conosco e forse mai conoscerò.

Io che sono nato già vincente
forte quanto serve
con un sangue di chissà quale colore nelle vene
cammino a tre metri da terra sotto la pioggia senza bagnarmi
accendo la luce negli occhi di chi mi guarda per poi bruciarli
poi
prendo a morsi i cuori che rubo per togliermi
la fame, la sete ed il respiro.

Uccido un agnello
aspettando che qualcuno mi dia un nuovo comandamento
sotto un cielo nero
e solo
davanti ad un pezzo di vetro che tutti chiamano specchio
nel quale vedo
ma non mi riconosco in quella faccia incollata sul vetro,
cerco
come per incanto un paio di occhi che le diano un senso
pur sapendo già che non sono perfetto.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Non aspettare comandamenti
e non credere nella perfezione. Se esiste è di un altro mondo
Smack
liz

il 14/01/2008 alle 12:18

Grazie tesoro!

Ale

il 14/01/2008 alle 12:30