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Pubblicata il 13/01/2008
Che ne sa un fiore della Vita,
quel guardare stupito i colori del cielo,
quel sentirsi lo scorrere della rugiada,
l'insolenza dell'ape e del vento,
il morire tra ricami di ghiaccio,
il rinascere tra aliti di resurrezione
di primavera.

Che ne sa una rondine della Vita,
quella cocciutaggine di voler tornare
al vecchio nido, quell'immergersi in deliranti
voli di Libertà, quel partire senza conoscere
la sorte, il destino per riempire di giovani
pigolanti becchi l'Eternità.

Che ne sa il vento della Vita
quando complice trasporta pollini,
quando sospinge ed ammucchia tempesta,
quando rabbioso strappa via deboli arbusti,
quando piega altezzose querce come
l'alterigia di noi piccoli uomini.

Che ne sa il mare della Vita
quando testardo s'infrange sulla roccia
quasi a voler cambiare un corso imprevedibile,
quando furioso cerca di riprendersi le sudate
terre strappate ingordo come la nostra
incessante bramosia.

Che ne sa l'uomo della Vita
dell'Amore quando ama due padroni,
quando avido accumula senza dare Carità,
quando miete con ingordigia nel campo altrui,
quando si nasconde per paura di vivere.

Che ne sai?
Senza Amore è già un vivere da morti.
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