PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/01/2008
Stanchi gli occhi, non li chiudo.
Le mie palpebre fan scudo
ma son svegli questa sera;
penso a cose risapute
che nel petto son ferite,
che ti tolgono il respiro.

Ciò che penso non si vede,
pure il labbro mi sorride
ma là fuori il lupo tace
in attesa di sferrare
il suo attacco traditore.

Non turbarti, è solo un sogno;
già con l'alba tutto è nuovo,
niente olezzo per le strade,
niente scorie radioattive.

Niente campi di sterminio,
niente vittime all'altare
del progresso indagatore.

Apro gli occhi e tutto è luce,
per le strade mi conduce

la fragranza di buon pane.
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Un saluto
liz

il 10/01/2008 alle 11:21

Ironica e ritmica.Ciao

il 10/01/2008 alle 12:58

Grazie del saluto. Ricambio ;-)

il 10/01/2008 alle 16:29

Te ne sei accorto eh, delle caratteristiche peculiari! Ci si ritrova, era da un po' che dovevo decidermi di tornare a scrivere. Grazie a voi, eccomi

il 10/01/2008 alle 16:32

musicalità compiaciuta in ironia

saludos

il 11/01/2008 alle 08:03

Si caro Gaspare gli occhi son stanchi
per tutto ciò
che vedono,olezzo per le strade,
scorie radioattive.
campi di sterminio.
vittime sacrificali
bimbi innocenti,
uomini che massacrano la famiglia...
in un bagno di sangue...
La tua poesia è una denuncia sociale!..i.
Un abbraccio.Dora

il 12/01/2008 alle 23:18