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Pubblicata il 23/07/2002
Sento d'essere destinata
ad una vita che non mi appartiene,
lenta e pesante.
Temo di una perdita
del mio essere,
mi immergo nel mio pericoloso cammino.
Ma una dolce calma
mi induce nel prolungare
per il sentiero,
una passione che riempe il cuore,
voi amanti chiamate amore.
Cosi come un ragno,
la sua tela mi avvolge e dell'amore
ne vengo divorata.
C'è quasi la vergogna di mostrare
una debolezza,
nell'apertura del macabro
sacro di ogni nostra vita.
Un brivido che desta il cuore
scioglie l'anima,
mille notti di passione,
ma una sola d'amore,
ti segnera gli anni
liberando i sogni.
Da un impeto di fuco
sorgerà il grande amore............
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