Ho deciso
il dolore
ma è carne
che arde e
non sa cedere
al bianco
poltrire
di un comodo
cuscino
Ho scelto
le spine
ma è la mia strada
lo sguardo
è affilato
e miete
gli arbusti
stridenti
Ho scelto
un futuro
che opaco
mi abbaglia
Ma alta è la testa
fermo è il pulsare
grave è il volere
certo è il passo
non temo l'errore
nel dedalo
vischioso
di questa vita
senza mappe