Nelle mummie di cioccolato
il cambio di zucchero filato.
Un palazzo di vetro
e lassù
alto nel cielo
Fibonacci rosso sangue.
Un lingotto meccanico
sotto un arco
traballante nel vento
e ancora più sotto
le partenze della sera.
E Vittorio
fa l'occhiolino
al castello
nascosto dietro la madama.
Riparati
nei portici
compriamo squisitezze
kebab e vin brulè.
Un quadrato perfetto
si dirama
in locali di note stonate.
Al quinto chilometro
caraffa e sbronze cubane.
Allo zonk
con Baudelaire, Rimbaud
e zolletta di zucchero.
Ai fratelli
con la bufala.
Al sicomoro
con sicilia poco condita.
Allo shore
con divani da bere e gente bianca.
Ai tre galli
il castel con api purissime.
Al pautasso
con bagna senz' aglio.
Tre chili in tre giorni
mentre in vanchiglia
si suda sul tram.
Nel cacao
l'estate in pietre
e anfiteatro musicale.
Valentino passeggia i cani
ma non raccoglie la cacca,
mentre le biciclette passano correndo
e la fontana suona.
Nel medioevo si vede comunque
il bianco di architettura
e dall'alto
i cappuccini blu
sono carichi di auto.
Pattinaggio sul ghiaccio
vedendo il liberty e il vintage '64.
Al nuovo palazzo
ci sono più idee che persone.
Alle porte del palazzo
il mare
è un sogno d' alta montagna
frantumato romano
nelle palatine.
Sospese
le luci e i giochi
danzano con la neve
che forse
ci sarà a gennaio.
Arriva la voce
che i muri sono aperti
e i canottieri continuano a dire cerea.
L' Hiroschima è una stanza
e un'idea.
Stella rossa
parete nera
mon amour.
Gli imbarchini sono la prima cosa
che si allaga
e le papere
dove vanno
se perdono la casa?
Forse le ospita il 192
nel legno
passi distanti.
Nei mercatini la dora
confluisce in CLN
che ancora non ho capito
cosa vuol dire.
Forse l'argento sa.
Il toro su cui tutti passano si consuma
e di bronzo è il cavallo del condottiero.
Arbarello ha vicino un obelisco rubato
e Ramses III sembra molto arrabbiato.
Fiorio sta a groom
come la 500 vecchia alla nuova.
Certe cose sono belle e reali
come giardini nel XX settembre.
Sostanze argillose e Modigliani
in una pinacoteca.
Una bolla blu
in cui puoi cenare con le nuvole.
Casale, Raffaello, Micca, Margherita, Verdi, Turati
e quanti nomi servono per conoscere?
Mi perdo
e trovo i poli
pensando che sia quasi una croce
in vie piene di alberi.
Adoro giuda in fiori viola
mentre la metro sfreccia
fino ai rivoli delle mostre.

Si rompe il 16,
prenderò il 18 o il 55
scendendo in Massimo
forse riesco
a tornare a casa
nell'umido della notte.
Perchè solo fino all'una?
Così uno deve dormire,
ma tanto la domenica
sono tutti chiusi e scappati
oltre il cielo grigio
dove pensano sia meglio.
La città così sarà solo mia!
Rino dovrà dimettersi!
Questo week-end
è solo mia!