PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/01/2008
T’avvolge
La sera
Mentre stai per addormentarti
Quel tepido calore
Nero
Buio
Fitto e pur trasparente
Di trepida attesa
Quasi che a rapirti fosse
Un torbido desiderio di un ultimo bacio
Intimo e intriso di perversa lussuria
Che la morte pretende da te.
Un amplesso fugace e rovente
Di femmina che ti possiede
E ti trascina con lei
E tu non puoi
Perché non sai
Opporvi resistenza.
E ti abbandoni al suo abbraccio
Gelido
E gli occhi si chiudono
Senza guardare il soffitto
Bianco
E scivoli via con lei
Sperando
Finalmente
Di trovare quiete
Ai quotidiani affanni della vita
Che ti tratta come amante tradita.
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non è dell'abbraccio della morte di cui tu parli con così appassionati accenti...ma dell'abbraccio di un amore...che non c'è...e che diventa incubo nelle notti di solitudini,,gelide.. che sanno di morte..

il 06/01/2008 alle 16:04

No, cara anna; parlo proprio del calore della Morte, di quel suo travolgente e coinvolgente abbraccio che nelle notti, prima di dormire, mi viene in mente, mi prende, mi tiene compagnia.
L'amore...
Lo lascio alle persone ingenue che vi credono ancora.
Grazie e una caro saluto

il 06/01/2008 alle 16:36

quant'allegria Prof,comunque la poesia è bellissima,un affettuoso saluto.

il 06/01/2008 alle 16:44

Grazie. Rispecchia il mio attuale stato d'animo.
Un abbraccio

il 06/01/2008 alle 16:48

magari potersene "andare" così.........

il 06/01/2008 alle 16:52

noooooooooooooooo !!!!!!

il 06/01/2008 alle 16:54

E quello cui aspiro, ovvia...mente.

il 06/01/2008 alle 16:58

Perchè no, mia cara?

il 06/01/2008 alle 17:03

perchè l'amore non è illusione di poveri ingenui..l'amore esiste...forse tu non lo hai conosciuto o te lo hanno fatto odiare...
ti hanno deprivato della cosa pià bella che esista al mondo..per cui vale la pena vivere e finache morire..

il 06/01/2008 alle 17:11

Quando ero giovane, la pensavo come te.
Ti racconto una cosa simpatica.
Oggi, dopo pranzo (rigorosamente da solo), ho mangiato per dolce un Bacio Perugina; il biglietto conteneva una frase-aforisma di Epicuro: "Non abbiamo tanto bisogno dell'aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto". Una verità.
Bene, se sostituisci al termine "aiuto degli amici" con quelo di "amore" hai di fronte a te una amara, umana, sconsolante verità.
Un bacio

il 06/01/2008 alle 17:18

ho mangiato un Bacio Perugina anch'io...e aspetta che lo vado a cercare...il bigliettino...

il 06/01/2008 alle 17:21

Nel frattempo... rispondi anche al commento che ho fatto alla tua poesia...

il 06/01/2008 alle 17:27

di anonimo... Gli amici sono quelle rare persone che ti chiedono come stai e poi...aspettano anche la risposta" bello no? è quasi una parvenza di Amore.

il 06/01/2008 alle 17:29

Come vedi anche nei Baci Perugina non si parla più di amore ma di amicizia.
Mi spiace.
Sei rimasta una delle poche persone al mondo che vi creda

il 06/01/2008 alle 17:31

non sono l'ultima..non sarò mai l'ultima...finchè ci sarà Amore vero..

e poi ..i biglietti dei baci Perugina sono come i bugiardini delle medicine...

il 06/01/2008 alle 17:50

Diviene ammaliante la Morte nelle mani di chi sa a Lei accostarsi con lucidità cercandovi quel calore che la vita spesso non da. Anche i pensieri più cupi possono colmare la solitudine tramundoli in fiamme benefiche portate da una femmina che una volta con noi mai ci abbandonerà.
Bella davvero Er
Un grrrrande ciao
Cesare

il 06/01/2008 alle 17:55

ti ci metti pure tu,,,quoque tu ,CESARE ?

il 06/01/2008 alle 17:59

PREGHEREI I CARI AMICI DI NON METTERE VOTI ALLE MIE POESIE. INFATTI L'IDIOTA CHE NOI TUTTI CONOSCIAMO COME MISTER O MISS "1" LO ATTRIBUISCE IN PRESENZA DI VOTAZIONE.
AL SOLO FINE DI DETURPARE UNO SCRITTO, DI IMBRATTARE UNA TELA IN QUANTO NON SA SCRIVERE, CERTAMENTE NON HA CULTURA E CIVILTA', HA SERI PROBLEMI DI COMUNICABILITA' POICHE' NON HA IL CORAGGIO DI AFFERMARLO E SICURAMENTE HA UN SUPPORTO PSICHIATRICO IN ATTO.
GRAZIE.
Nemoprofeta

il 06/01/2008 alle 18:17

Non conosco l'idiota in supporto psichiatrico e mi rammarica sapere che qualche personaggio losco deturpi uno spazio così gradevole e magico.

Posso però dire con certezza che questa sua tela mi ha affascinata. Grazie
Con stima
liz

il 06/01/2008 alle 18:22

Ti ringrazio del commento.
Innanzitutto, per quel che mi riguarda, non parlerei di autocommiserazione ma di status ontologico. La solitudine e la idea della non-vita mi appartengono, ormai, costituzionalemente senza per ciò cadere in depressione...
Quanto ad Epicuro, hai ragione. Infatti a me sembra più una frase da attribuirsi ad Epitteto. Senza trascurare, ovviamente, Cicerone nel suo De Amicitia.
Inoltre l'idea del suicidio (come liberazione e conquista) è sempre presente nella vita di ciascuno di noi. Diceva Nietzsche (secondo me l'ultimo filosofo) che era l'idea che teneva compagnia agli uomini soli prima di addormentarsi.
L'Amore è forza ed energia allo stato puro (ricorda come Dante chiude la Divina Comedia, definendo Dio) e non è inquadrabile in un sentimento.
Ti ringrazio del commento e un caro abbraccio anche a te

il 06/01/2008 alle 18:28

Ho scritto altre poesie sul tema, come sai, caro Cesare.
Ti ricordi Orgia? Ebbe una serie di commenti negativi perchè molti non capirono l'essenza del thema.
La Dama in Nero ama così e si presenta a noi, uomini, con tali fattezze e approcci.
Un abbraccio
Er

il 06/01/2008 alle 18:30

Sei nuova del sito.
Ti ringrazio dele belle parole che mi lusingano.
Un caro saluto.
Er

il 06/01/2008 alle 18:32

La morte non esisterebbe senza vita e spesso anch'io la poetizzo, ma non per questo timore riverziale non dobbiamo parlarne.
Un caro abbraccio
Cesare e....su con la vita...trattasi di poesia che ognuno interpreta a suo modo...a me è piaciuta assai :-)))

il 06/01/2008 alle 18:50

Lo so benissimo Er e pure io spesso la tatto con guanti speciali come merita questa essenza misteriosa.
E' un argomento inteso lugubre, ma non lo è affato per me e per tutti quelli che si avvicinano velocemente a quella soglia con serenità.
Un caro saluto
Cesare

il 06/01/2008 alle 18:55

Concordo. Dipende dal vissuto e dalla personale sensibilità.
Un abraccio
Er

il 06/01/2008 alle 19:44

Cara Tulipano, a sorpresa, proprio per lasciare intatto il tuo splendido e intuitivo commento, così ti rispondo:
Può essere.

il 06/01/2008 alle 19:47

Hai scritto una profonda e bella lirica da recitarsi a Taormina!
Non nego il mio particolar erapporto con la morte; forse è un modo per esorcizzarla?
Una maniera per additarla sapendo del nostro naturale percorso?
Un bacio e un sorriso a 72 denti (veri)
Er

il 06/01/2008 alle 20:07

il tuo sorriso è l'unica arma..quasi gladio scintillante che può sconfiggere la tua idea della morte..un augurio di serena NOTTE, caro ER...

il 06/01/2008 alle 20:32

la mia sincera ammirazione da parte di chi ha consacrato la sua vita per un ministero d'amore e che deve parlare di morte, come di transito, di doloroso, talvolta, ma pur necessario modo transeunte, per accedere a quella che la nostra fede chiama eternità.
Grazie Nemo.
Agostino.

il 06/01/2008 alle 21:52

Ti ringrazio per quello che mi hai scritto e per la buona notte,
Momento magico della nostra vita non semplicemente e analogicamente "identico" alla morte.
Nella notte umana ci sono i sogni e gli incubi.
Nell'altra un attimo di eternità... tra una esistenza e l'altra.
Buona notte anche a te
Er

il 06/01/2008 alle 21:58

la parola morte suscita sempre qualche brivido, ma in questo caso emana la ricerca di un conforto che solo lei può! Un abbraccio nadia

il 06/01/2008 alle 22:31

Caro ipponate ti ringrazio del commento.
Ognuno può essere sacer-dos nella vita; innanzitutto per sé e poi per gli, se gli tocca questa umana missione.
I mezzi e i metodi di realizzazione sono diversi: pratici e teorici.
Per divenire tutti abitanti della Città di Dio.
Dove, appunto, regna l'Amore: quello vero e autentico, quello che discende dall'arcano (cielo, da coelare) attraverso un battesimo di fuoco che, tra l'altro, rischiara le tenebre (della Morte e della Ignoranza).
Del resto anche tu scrivi dell'Amore in questo senso.
Il mio approccio con la morte, poi, è, diciamo così, particolare e dovuto, prevalentemente, alla vita che conduco e che devo condurre (karmicamente?).
Questa poesia è anch'essa particolare (come un'altra: Orgia; se puoi, leggila. L'oscenità era ed è per le menti piccole) perchè nata (ieri) in un momento di particolare solitudine.
Poi ne ho composta un'altra di differente genere che uscirà tra breve.
Un'ultima notazione. Noi siamo già nella eternità (preferirei parlare di immortalità visto che anche come anima abbiamo avuto una origine).
Un fraterno saluto
Er

il 06/01/2008 alle 22:33

Naturale termine di ogni esistenza. Nulla più.
Poi ognuno la interpreta, la esorcizza, la ma e la disprezza, come può.
Un abbraccio a te, nadia.
Er

il 06/01/2008 alle 22:38

P.S. .-
Per vincere la Morte occorre un atto eroico (da Eros).
Ho rispetto per tutte le idee e le convinzioni religiose.
Detesto i fondamentalismi, in genere.
Mi rifaccio agli Aurea Dicta, ad un Autòs éfa nelle idee, nella vita e nella pratica.
Er

il 06/01/2008 alle 22:48

BELLA

il 07/01/2008 alle 22:40

Grazie. Gentilissima

il 07/01/2008 alle 23:39

Non perdi mai di vista le grandi domande sulla nostra esistenza, pertanto sulla morte non puoi calare la coltre del silenzio.
E' inevitabile realtà che tu rappresenti non come furiosa vendicatrice, ma nel suo aspetto di dolce quiete per l'anima che soffre.
Un caro pensiero e lunga vita, mati.

il 08/01/2008 alle 00:08

Grazie mati per aver inteso bene lo spirito della mia poesia.
In effetti vi appare più un senso di pace futura che di incubi e paura.
Una buona giornata e ricambio l'augurio
Er

il 08/01/2008 alle 09:42

(..) la morte non è nulla nè per noi che siamo vivi, nè per i morti che non ci sono più. Invece la gente comune fugge la morte come il peggior makle, oppure la invoca come un luogo di pace rispetto ai mal che vive.Nota, Meneceo, che il vero saggio ha il piacere di vivere , così come non teme di non vivere più (..)
- Epicuro "lettera a Meneceo sulla felicità" -

il 08/01/2008 alle 12:41

D'accordo solo in parte.
Se hai la bontà di leggere i miei commenti.
La ricerca della felicità tout court o del piacere in sé non appaga mai l'anima.
La interazione anima (mente) - corpo porta a felicità di tipo diverso.
La morte è solo un transito tra una vita e l'altra: come la notte, tra un giorno e l'altro.
Grazie e un caro saluto
Er

il 08/01/2008 alle 23:38

ci sono momenti la sera, al buio, da sola, in cui mi sento talmente....non so. Ma tutto diventa niente. SPlendida.

il 13/01/2008 alle 17:43

ci sono momenti la sera, al buio, da sola, in cui mi sento talmente....non so. Ma tutto diventa niente. SPlendida.

il 13/01/2008 alle 17:43

E in quel momento prendi il Tutto che è in te.
La Morte fa paura ai deboli. Per i forti è solo un piccolo ostacolo da superare. Da soli, purtroppo.
Er

il 14/01/2008 alle 19:25

Ut supra

il 14/01/2008 alle 19:34

già la morte fa paura ai deboli, ma mi chiedo, non è forse anche che la morte non fa paura a chi non ha niente da perdere?
Scusa per il commento doppio, sembrava che non lo avesse inviato.

il 14/01/2008 alle 23:39

Anche! Gli Eroi, i Martiri, i kamikaze, ilo mondo è pieno di gente vile o coraggiosa che non teme di anticipare quel che sicuramente è scritto nel nostro destino o nel nostro DNA.
Grazie
Er

il 16/01/2008 alle 06:09

E' un'immagine affascinante quella che segui in questa tua fantasia sulla morte...non una sagoma nera munita di falce, ma una figura fulgida di grande fascino...quasi una Manon che ti conduce ai confini del mondo, sublimando la tua vita nell'ultimo atto di un sentimento invincibile.

un carissimo saluto,

S.

il 26/01/2008 alle 09:45

Ti ringrazio del commmento ricco di spunti artistici.
In effetti il mio approccio non è tetro (ricordi Orgia di qualche tempo fa?).
Un evento come tanti altri; atteso. La chiusa disvela il mio status attuale.
Un caro abbraccio
Er

il 26/01/2008 alle 09:56