PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/01/2008
Lanterne appendo sulla casa d’inverno
su muri grigi scalcinati stendo
le misure scoscese del mio senno
ora ritorno accesa
per un attimo sono una favilla
e giro in tondo
sulle ridondanze
sciorinate tra tegole e mattoni
C’è poca luce ormai sotto le travi
tane di grilli e ragni
e talpe hanno squassato il mio giardino

Lontano sibilare
un attentato
ad un orecchio diventato sordo
negli ultimi sussulti di ragione

Gente che va che viene
ad occhi chiusi
non conoscono odori di verbena
nell’anosmia perduta anche una rosa
è come fosse germogliata invano.
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Il desiderio della luce antica balza evidente, e riporta quei profumi d'anima che mai è stato possibile dimenticare.
Il tempo lascia solchi di malinconia, ma il potere del ricordo nella sua intensità ridona belle emozioni.
Con affetto, mati.

il 04/01/2008 alle 23:22

Grazie, mati, ti sento molto vicina, in espressività ed esistenza.
buon anno nuovo, con tutto il cuore.
cri

il 05/01/2008 alle 10:34

La capacità di creare immagini e suoni che si accomunano al sentire proprio è un arte e il tuo è un quadro d'autore dipinto sulla tela del passato, ma dai colori vivissimi.
Un grrrrrande ciao
Cesare

il 05/01/2008 alle 11:08

Meravigliosa poesia in cui solo tu riesci a dare tutta la vita ad un mondo che sembra scomparire, che non tutti riescono a vedere, in cui ancora pochi credono, narrando le sue bellezze attraverso un velo di tristezza. Con grande simpatia un grosso abbraccio . Giorgio

il 05/01/2008 alle 14:42

grazie, Cesare, se oltre a dipingere con i pennelli, riesco a farlo anche con le parole, e tu me lo fai credere, allora sono la pittrice più felice del mondo.
ciao
cri

il 05/01/2008 alle 15:17

grazie, Giorgio, per il tuo bel commento. Con altettanta simpatia ti ricambio l'abbraccio
cri

il 05/01/2008 alle 15:19

a cristì, bella poesia, bel contenuto, mi ci ritrovo perché amo le cose ben strutturate e che alla prima lettura
sono subito comprensibili, bella l'immagine della gente che sta a questo mondo non vedendo e non trovando
più la strada giusta, non sanno nemmeno riconoscere i profumi della natura, tanto che anche una rosa è come fosse germogliata invano...molto bello...un caro saluto da gianni vivian da mestre

il 05/01/2008 alle 18:50

a Gianni, te ringrazzio der commento, a farse capi' semo rimasti in pochi...
ciao, mi fa piacere che ti sia piaciuta, malgrado il bisticcio di parole...
a presto e grazie.
cri

il 06/01/2008 alle 10:43