Amo le scelte che ho preso,
gli amici che in esse ho perso
ed il male che mi ha fatto
essere preso a pesci in faccia
da chi mi ha preso il cuore
in prestito per un paio d’ore.
Amo la strada che ho percorso
superando i limiti di felicità,
il muro dove ho sbattuto la faccia
e chi mi ha chiamato testardo
quando ho abbracciato un albero che non ha radici
ma un paio d’ali,
proprio come gli angeli.
Amo lo specchio che mi guarda,
i difetti che mi trova da quando te ne sei andata
ed il modo
con cui allarga le pareti di questa stanza
che ti ha vista
ferire in me un uomo stupido che ti ama
oggi
ancora più di ieri.
Amo chi mi odia perchè sta peggio di me
e passa il tempo a studiare come cambiare il mondo
mentre è il mondo a cambiare lui
che vive in guerra
e trova la pace in fondo alla siringa
quando per tutto il resto prova noia
per colpa di una società per la quale siamo solo ombre sotto il sole
anche quando piove.
Amo le lacrime di chi è più sincero di me
quel tanto che basta
a non sentire mai il bisogno di nascondere
alle persone
quel che prova alla luce del sole e di notte
non come me
che per te sarei morto ed invece sono vivo.