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Pubblicata il 02/01/2008
Diletta, mi chiamo soltanto

la notte dopo fu eclissi di luna
prima sono nata da una lacrima
----pochi metri tra il pozzo
e le secche d’un sorriso tondo

non guardare giù
l’eco del cielo

ma mia madre non sapeva volare
e ha chiuso le parole
----senza sole in viso
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molto triste ma bella
ciao
Maluan

il 02/01/2008 alle 16:49

si, triste
ora ti dico un segreto che forse si può intuire ma trattandosi di un'esperienza particolare non è così semplice
qui Diletta, la bambina, non sa di essere morta perché è morta quando è nata
quindi non riesce a capire il silenzio della madre, ora

il 02/01/2008 alle 21:30

Una tristezza che imprigiona nel buio più profondo, eppure aspira al cielo. Indissolubile legame tra madre e figlio.
L'ho apprezzata molto; non scrivo "complimenti" perché non posso congratularmi con il dolore altrui.
Ti abbraccio,
daniela

il 02/01/2008 alle 22:13

Tra i versi si accende un flash di grande commozione.
Un caro pensiero, mati.

il 03/01/2008 alle 00:03