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JB
Pubblicata il 01/01/2008
Anche le urla di dolore
Sembrano inutili e perse
Nel vuoto
Quando calpesti
Da solo
Gli scogli d’un mare invernale e mosso
Grigio
Obsoleto della luce del sole,
E ti viene voglia solo di piangere
In silenzio.
Le ferite
A riva
Si aprono come anemoni di mare in amore.
Fagociti la tua sofferenza
Che ti ritorna dentro.
Ma almeno il mondo
Non ti sente guaire
Forte
Come capo branco di randagi a caccia,
Come vorresti per davvero
Come desidererebbe la parte più umana di te
Adusa a lamentarsi.
E soffochi le urla
Inalando salsedine:
Lacrime anch’esse d’un mare in tempesta
Sbattuto dal vento della indifferenza.
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il dolore sbattuto in un mare di tempesta
nel vento dell'indifferenza ....
molto bella
è come se facesse parte di me
come se l'avessi scritta io
mi rispecchia nelle mie delusioni ....
un abbraccio
buon anno
lia

il 02/01/2008 alle 00:38
JB

Una gradevole condivisione sulla indifferenza e sul dolore.
Grazie
James

il 02/01/2008 alle 07:43

JB quello che scrivi in questi versi magnifici è vero quanto il dolore universale che Saba scrisse di aver visto in "una capra dal viso semita", tranne che per un particolare: semiti o non il dolore ci stringe tutti in un unico parto e sotto uno stesso cielo.

il 02/01/2008 alle 15:26
JB

In effetti è un Magnificat sul dolore umano.
Ti dirò: la chiusa è naturalisticamente protesa verso la Verità...
James

il 02/01/2008 alle 18:35

ha un nonsochè di magnetico...questo quadro sottratto a Baricco...
ps. ma il tuo nik sta per James Bond ?

il 02/01/2008 alle 21:16
JB

Non so chi sia Baricco.
Ma JB significa "anche" James Bond...
Grazie per la lettura e il commento
JB

il 02/01/2008 alle 22:05

Nei versi c’è l'intensa e poetica esplosione di un vissuto personale, fortemente invaso da palpabile delusione.
Un saluto, mati.

il 03/01/2008 alle 00:24

Ma..James..ALESSANDRO BARICCO E' UN MITO !!!!
quello di oceano mare

il 03/01/2008 alle 08:09

Un pugno nello stomaco
Che male!
Liz

il 03/01/2008 alle 10:24
JB

Non lo conosco. Non leggo romanzi; solo saggistica.
Scusami!
JB

il 03/01/2008 alle 17:03
JB

Degli altri, solo e sopratutto.
Ho incontrato persone irriconoscenti e che hanno pensato solo al loro tornaconto.
E, quindi, a volte, la sofferenza inflitta senza una giusta causa, fa ancora più male.
E la solitudine, vissuta immaginificamente vicino alla riva di un mare, con gli spruzzi delle onde che invadono il viso e lo riempiono di salmastro, mi è parsa una immagine plastica del momento.
Grazie della lettura e un saluto a te.
JB

il 03/01/2008 alle 17:06
JB

Sapessi quanti ne ho presi io, nella vita!
Eppure eccomi ancora qua, pronto a lottare e a sofrire, cara amica!
JB

il 03/01/2008 alle 17:07

Se ti può consolare ci sono anche io, ANCORA QUA , dopo tutto e tutti
smack
liz

il 03/01/2008 alle 17:25
JB

Leggo solo ora e ti ringrazio del commento approfondito, analitico.
Hai ragione quando affermi, nel finale, che le urla sono inutili.
Ma quando vengono, che fai?
Meglio tirar fuori il dolore e dopo fagocitarlo che tenerselo dentro.
Almeno si rischia di non beccarsi un'ulcera o di peggio.
Grazie ancora

il 06/01/2008 alle 17:59

si soffre sempre in silenzio e da soli ...
e se ti vien voglia di piangere fallo... non reprimere , non è debolezza è solo sfogo e fa bene al corpo e allo spirito...
olly

il 27/06/2008 alle 00:42
JB

Lo so. Libera anche le arterie in gioco endorfine a volontà!
J

il 27/06/2008 alle 06:09