PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/12/2007
La colomba ascoltava in silenzio
aveva smesso da tempo di tubare
e l ‘ala nera del corvo proiettava
l’ ombra dipinta a notte
- Mai più
colomba
avrai la giovanile e forte remigata
mai più. -

Taceva la colomba
e la voce del corvo pugnalava
il silenzio e l’ amore.
- Mai più
tu volerai sui campanili
e nelle torri solo i pipistrelli
fanno nidi di sabbia. -
Gracchiante il corvo
la colomba tace
nei ricordi di piombo un lungo viaggio
la perdita di piume
e soli tramontati a sua insaputa.
- Mai più -
ripete il corvo
prima di inabissarsi nello smog

Volteggia solitaria una colomba
cercando di spiccare ancora un volo
dal silenzioso grigio
dell’ Alzheimer
verso banchine perse fra le nuvole.

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Bellissima poesia fiaba, dolce e profonda nel suo intimo significato. Un caro saluto da giorgio

il 27/12/2007 alle 23:12

commovente immagine poetica di un male che ha mortalmente ferito anche la mia famiglia.

un abbraccio a te.
pa

il 27/12/2007 alle 23:39

grazie giorgio, sei sempre benevolo nei tuoi commenti e questo mi fa immensamente piacere, ora però che mi hanno spiegato come funziona la votazione, perchè mi hai messo 1 ?
ciao
cri

il 28/12/2007 alle 00:43

Mi dispiace, pa, che tu sia stata colpita di riflesso da questa malattia che è ladra perfida, che ruba il cuore e la mente di chi amiamo uccidendone a poco a poco la capacità di amare...
Faccio anche a te la domanda che ho fatto a giorgio, ora che mi è stato spiegato il funzionamento dei voti, perchè 1?
grazie comunque.
cri

il 28/12/2007 alle 00:47

Tratti con estrema delicatezza un male invasivo, che mentre coinvolge nel dolore tutto il nucleo familiare, consuma le energie in un crescendo intenso e struggente.
Un abbraccio, mati.

il 28/12/2007 alle 22:59

ti ringrazio, mati, è sempre un onore il tuo commento. ricambio il tuo abbraccio e ti auguro buon 2008.
a presto
cri

il 28/12/2007 alle 23:22

Un argomento difficile trattato con grandi metafore, il bene e il male, il bianco e il nero, il volo libero e quello finale. Che dire? Quando una poesia lascia un messaggio universale ha raggiunto l'apice. Complimenti!
Un abbraccio piumato
Cesare

il 29/12/2007 alle 12:22

grazie, Cesare, ho cercato di descrivere il mondo ridotto dei sensi di un ammalato di questa malattia che uccide la personalità e con essa ogni cognizione d'amore.
ciao
cri

il 29/12/2007 alle 14:09

una poesia intensa che tenta di descrivere una tematica impegnativa riuscendo egregiamente..con una soave dolcezza di pensiero..brava Cri..un caro saluto...

il 29/12/2007 alle 14:30

eppure in quel corpo che spegne e cambia le virgole dei circuiti c'è sempre un cuore,tra i miei tentativi ho scritto ,la malattia ,proprio verso chi affronta l'alzheimer,il soggetto che naviga in questo mondo parallelo e verso chi deve accettare una nuova conoscenza cara, ho visto cosi tanto amore e paura per l'incognito che avanza ,un abbraccio cate

il 29/12/2007 alle 17:24

Cara cri, mi spiace che tu abbia pensato questo, non sono stato io a darti quel voto. Io non ti avevo votato perchè non tutti amano avere una votazione che può comunque risultare falsa. Un saluto Giorgio

il 29/12/2007 alle 18:49

grazie , anna, in effetti non appartiene a me l'esperienza di cui scrivo, ma ad una mia cara amica.
buon anno
cri

il 29/12/2007 alle 20:24

Grazie, cate. come ho hià scritto ad anna, l'esperienza di cui parlo appartiene ad una mia cara amica, che sta vedendo spegnersi la bellezza e la grande intelligenza di sua madre, e non si dà ragione...
Mi fa male vederla soffrire così.
ciao
cri

il 29/12/2007 alle 20:26