ho conosciuto un tedesco, lugubre, come molti dalle sue parti, con l'aria di chi sta veramente pensando, che si defini' nichilista.
gli chiesi se almeno avesse una qualche speranza.
prima di rispondere bevve un lungo e lento sorso, che si fece via via piu audace
e schiantando la bottiglia,con voce rotta
da percosse violente, e lacrime rosse
disse:
"la mia speranza e' di morire il prima possibile,
senza il troppo soffrire"
la rassegnazione della ragione,
l'oblio della speranza
il disgusto per la vita
che adesso assaporo di nuovo.
per questo quando lui si rivolse a me e chiese
se fossi mai stato nichilista, io risposi,
con una paura folle d'esserlo ancora:
"si, lo sono stato, poi ho iniziato a viaggiare.