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Pubblicata il 13/12/2007
la frangetta onda nell’aria fine, lei s’arriccia
i capelli e sulle spalle il vento, la mia Cailin
non giochi di pioggia ma nei tuoi occhi brillo
appeso ad asciugare sui voli dei cormorani

e non finisce il mondo a County Sligo

cammini le rive sfinite
lungo il filo bianco della risacca
---sottili le mie mani sui tuoi passi
per strapparti sabbia alle sabbie
e quel tuo incedere
m'innamora sempre prima
degli aspri gigli che raccogli e spargi riso

perché salti i miei baci, dove
troverò rifugio per sciogliermi amaro
se le acque /grinze perlate senza più guscio/
ritiro nel vuoto di un abbraccio
---un giorno sarai la sposa delle mie tempeste
e culla dei miei anni salati

avessimo tempo abbastanza per non amarci ora
direi che m’illude quel tuo senso del mare
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grazie
in verità con il sistema di pubblicazione qui non sono riuscita a postare la poe con il suo lay-out originario che riproduce la voce ondeggiante del mare, lo swaying della risacca: per cui ho inserito i trattini soltanto per spostare almeno due dei versi, laddove era proprio necessario creare l'idea di un ritiro incerto dell'onda
credo di essere d'accordo sulla strofa dell'incipit: ci vorrebbe più aria tra i versi, la rivedrò sicuramente anche se poi qui non potrò apportare modifiche; mentre nelle altre strofe l'aria sarebbe data dal movimento dei versi qui non visibile, piuttosto la massa dei versi deve invece dare anche la sensazione del desiderio del Mare, questo suo cirocndare la ragazza
ciao

il 13/12/2007 alle 13:53

..belllissssima...

il 13/12/2007 alle 14:32

grazie
un fiore per te

il 13/12/2007 alle 14:38

grazie
onde bellissime per te

il 13/12/2007 alle 14:38

splendida stefy, sembra di vederla camminare lungo la riva , con l'onda che le bacia i piedi , con un mazzo di fiori di campo tra le braccia e un cappello enorme dal quale sfuggono lunghe chiome . così la vedo. un bacione ve.

il 13/12/2007 alle 15:58

Un ritmo incalzante che sa di bello, di ampio e di profondo.
Un saluto, mati.

il 13/12/2007 alle 23:16