ho buttato l'ipocondricità lì,
dove tutto è scuro e funghi velenosi sbocciano
negli anfratti taglienti.
non ho paura delle ombre
c'è sempre un lampione che vigila, lì vicino
altrimenti
ci sono sempre
luci di saldatori
in capannoni solitari
in mezzo a luridi melmosi prati
rivestiti di abiti da sposa
ho buttato i vestiti nel fosso
mi vesto di nebbia e farina
come una gigantesca sogliola
credo di essere una luna
l'occhio sinistro mi sfarfalla
sta partendo ormai
mi serve una benda e pappagallo
l'uncino ce l'ho già
-ci sono appeso-