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Pubblicata il 02/12/2007

Agili, le tue mani
scioglievano il nodo
dell’inverno,
il grumo di pianto
nella gola.

Seduzione di sole
la carezza che schiude
i nidi e poi le tane
e fa fiorire i crochi nelle aiuole.

L’approdo esplicitato
esplode con la cascata di glicini
al balcone.

E’ tempo di riporre l’arcolaio
che aggomitolò
la stagione delle nevi.

Il tuo nome sa di acque torrentizie,
il tuo nome riconduce sembianze
dell’albero silvestre
che fiorisce ai margini del fiume,
domicilia presso la polla sorgiva.

Si fonde ancora
sogno e incantamento,
con un sol canto,
il tuo nome e il vento.
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Riannodi vividi ricordi a fiocchi bianchi e il tutto scende in immagini sognanti.
Un caro saluto, mati.

il 02/12/2007 alle 23:05

Anna, che bella! E' una poesia deliziosa, pressocché perfetta.
Mi piace dove rimarchi la seconda volta "il tuonome", ripetizione che sta per : proprio il tuo nome, solo il tuo nome e non nessun altro.
Senza questa ripetizione, avrebbe meno intensità;
solo alla fine avrei invertito:
"il nome tuo e il vento", ma figuriamoci... è così bella questa lirica che ti metterei 8!
Un abbraccio,

Rosanna

il 03/12/2007 alle 09:02

Complimenti, sei sempre bravissima. Mi piace questa stagione delle nevi che, in realtà, contiene più di una promessa e un assaggio di primavera.

Concordo con Mati sulle stelle.
Ciao
Solo

il 03/12/2007 alle 09:46

dopo l'inverno viene sempre primavera anche per noi poveri ...umani...

grazie .anna

il 03/12/2007 alle 09:50

Il frutto di una penna
guidata da un cuore in primavera!
Molto bella Anna......grasie!!

il 04/12/2007 alle 15:23

Grasie a te...amico mio...

il 04/12/2007 alle 19:43