PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/12/2007
Ed è prima
Temporalmente
Del Vostro Natale
Quello prossimo
Dove si pensa ad alberi, presepi e regali
Che volo via
Su ali d’un tempo
Sommerso
A ritrovare le mie origini.
Basta falsità e pseudo omelie
Che riprendano obsoleti concetti
Cui neanche gli officianti credano.
La solitudine porta gaiezza
A me
E non già vomito per altrui vite
O voci melliflue di inviti dovuti
Strisciando mielose su pareti di corridoi bui.
Il solipsismo diventa esaltazione del quotidie
E rimbalza come in uno squahs
Dove la palla è la mia vita.
Gin e mandorle come cibo per sopravvivere
Anche a un sabato insulso
Vuoto di te
Pieno di plastici contenuti d’escrementi
Risultato di ottimi pranzi.
Abbraccio il destino.
Mi ritrovo, stordito,
Solo
In un letto insultato
Che degrada
Piano
Da talamo
A feretro.
Questa è le mia vita.
Oltre
Sicuramente sarà diversa
E migliore.
Ma ho vissuto di amore.
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voli via dove? guarda che i single stanno qui su ph.
Un abbbraccio già natalizio

il 01/12/2007 alle 20:59

Anche le palle...dell'Albero?
...Grazie e un abbraccio anche a Te

il 02/12/2007 alle 07:13

La frase (da Luca e in modo corretto, è Nemo propheta in patria). Il mio nick è "secondario". Nel senso che vi era già chi si appellava Nemopropheta.
Un italòianismo che non guasta. Il senso è rimasto, però.
Ti ringrazio del commento.
A volte, alla mia età, si vive di ricordi, si fanno bilanci (solo consuntivi...) e si naviga a vista verso ricorrenze che eviterei volentieri per una serie di ragioni (non seguo la chiesa romama...).
La solitudine aggrava e non solleva.
è qualche tempo, è vero, che scrivo cosette tristi.
ma mi sfogo così; libero il mio pensare e lo riverso on line, come in un fiume in piena, credendo si sperdano.
Ma, a volte,...ritornano.
Grazie del complimento e una buona domenica ma senza omelie. Il Popolo ha bisogno di altro...
Er

il 02/12/2007 alle 07:34

Ti ritrovo dopo molto tempo e mi fa piacere.
Quella frase non è in copntrasto col resto dellamia poesiola; è la chiave di interpretazione ed è la spiegazione della mia solitudine.
Non condivido con te la seconda parte nella quale elogi l'amore.
L'anmore è una rapida via che porta alla delusione, alla solitudine, al tormento, alla disperazione.
Una polpetta succosa e avvelenata.
Ho colto sprazzi di gioia, è vero.Ma era solo un mio modo di interpretare quel che stava accaddendo,
E prima di queste stramaledette feste (per altri) è innegabile che la mia solitudine si aggraverà sempre più.
un sabato insulso e una domenica di lavoro per poi ricomnciare a lavorarare.
E così non si pensa, non si sogna, non si vive.
Ricordi quell'aria "Vissi d'arte, vissi d'amore"?
Un po' in breve una parte della mia vita ma non devo slavare nessuno, donandomi...
In assenza di te, sul sito, avevo scritto qualche cosa di divertente.
Ma, come vedi, non ci riesco.
tornerò a breve.
Una felice domenica e un caro abbraccio
Er

il 02/12/2007 alle 07:42

Intensamente tu...la bellezza di un'anima, profondamente assorta e romantica. La tua luce e' una grande coerenza di vita nell'amore e nel dolore.

un caro saluto,

S.

il 02/12/2007 alle 09:39

Grazie per il commento molto, assai gradito.
Un bacio,
Er

il 02/12/2007 alle 12:21

mi ha portato lontano...e sto bne così: solo e in silenzio.
Er

il 02/12/2007 alle 18:03

L'aria di festa e le tante luci, che spesso abbagliano senza recare alcun conforto, inducono a riflettere sulla vita e sui momenti di gioia e di dolore che essa ci ha concesso. Così, capita di tirare le somme del proprio vissuto, e di esporre una particolare interpretazione personale, alla luce di quanto sperimentato sulla propria pelle.
Un saluto, mati.



il 02/12/2007 alle 21:56

Una sacra festa pagana il cui valore simbolico mi è caro.
Ma l'aria che si respira mi induce, da tempo, ad isolarmi.
Un caro saluto
Er

il 02/12/2007 alle 22:17

..volar via...solo quando si potrà...non un attimo prima...riguardo alle feste,mi limito a dirti che lavorando mi passeranno prima ed avrò anche la scusa per rifiutare "falsi" inviti...chi ci ama è con noi tutto l'anno,basta con 'sta grande palla che è il Natale!altra depressione di cui possiamo ringraziare la nostra religione...sai a quante famiglie "perfette" servirò pranzi e cene luculliane condite dal veleno di asti antichi?...potendo scegliere salterei a piè pari tutto dicembre...
un abbraccione carissimo e,se ancora non l'hai letto,prendi "Non buttiamoci giù" di Nick Hornby...ottima lettura per le "feste"!

il 03/12/2007 alle 19:47

La vostra...religione.
Cercherò il libro e lo leggerò durante le feste.
Hai ragione! Quanti sepolcri imbiancati durante le Feste!
Meglio da soli, allora.
Un bacio
Er

il 03/12/2007 alle 21:09