PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/12/2007
Non starò qui a raccapricciar pensieri,

Non ho voglia,

Stretto in un tempo , ormai non mio,
Che mi sfugge e vuole andar via

Sento le urla.


No,non m’aggrada il dare un senso

A quel che penso,

Se tutto è così piccolo ed immenso,

Tutto così vicino ma lontano,

E non capisco.

Forse non voglio,

O non adesso.


Se avere tutto a volte

È avere niente,

È come avere vinto

Mille e mille volte

Per poi ,

Guardandomi di dentro,

Di riflesso,

Vedere veramente io chi sono ,

Sono un pezzente,

Sono un perdente.
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Ossimorica poesia, scandita da versi sussultori, arrivi alla fine e sai che non puoi essere un pezzente.
Al massimo un vagabondo, magari un uomo che va lasciando inutili vestiti ormai logori.
Anche il raccapricciar transitivo è accettabile, nel contesto gradevole.
Bella.
cri

il 01/12/2007 alle 19:44

grazie Cristina sei gentilissima,ciao

il 02/12/2007 alle 16:03

Andreuccio uccio uccio
per Natale ti regalo un rosso cappuccio
cosi' la testa coprai su
e cazzate non ne dirai piu'.
Mettiti a cantare e a sognare
un altro Natale sta per arrivare,
un altro anno assieme abbiam passato
e insieme abbiam giocato con la poesia
cosi il tempo ci e' volato via.
Tu non sei perdente , ma allegro e divertente,
pensa alle cose belle un poco di piu'
e felice sai tu.

il 06/12/2007 alle 16:54