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Pubblicata il 27/11/2007
Quanto ti costa abituarti a me
visto che non sono poi così tanto diverso da te,
per niente facile né semplice,
un pò matto
e dannatamente superficiale proprio come te,
ti giuro sulla mia Mercedes appena lavata
che non è colpa mia
se preferisco parlare con chi veste Guess.

Quanto ti costa allontanarti un attimo da te
per avvicinarti a me
e stare un pò a parlare delle mie cose che
non riesco mai a far girare nel mio verso,
dei pensieri che attraversano la tua testa
e perchè no?
anche dei nostri due cuori in tempesta
e lasciare che ti asciughi le lacrime con un sorriso,
non dirmi che la pioggia non conosce i tuoi occhi.

Forse non credi ne sia capace
forse non credi sia tanto importante per parlare con una come te
forse non credi che mi fermi a parlare.

Quanto ti costa e quanta distanza c’è
in quei tre metri che metti tra me e te,
volevo solo dirti che
volevo anche tu sapessi che
non ieri ma oggi ho paura anche di un tuo semplice sorriso
di tagliarmi con un tuo solo sguardo
di salutarti non più con un bacio ma con la mano,
dimmi cos’è che ci ha talmente cambiati da non riconoscerci più
come quei due veri amici
che si rubavano le parole dalle bocca nel nome dell’amicizia,
qualcosa in cui io ci ho creduto più di te
io che di sicuro non ho niente
e cambio spesso marca di sigarette
ma torno a dirti che
io credo ancora nell’amicizia con te
qualcosa che s’è spenta come una candela vicino ad una finestra aperta
ma sperò sboccerà come una rosa bianca.

Dedicata ad un'amica.
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