PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/11/2007
Ritagliare un quadrato di cielo
per farne il lenzuolo di un letto,
chiuderti gli occhi
e lasciarti morderlo con le mani.

Prendere al balzo il tuo sguardo
che rimbalza
da una parete all’altra nella mia stanza
come il volo di una farfalla
che si ferma sulla televisione accesa.

Bruciare il confine tra sogno e realtà
con la punta d’una sigaretta
e guardare il mondo dai tuoi occhi accesi nei miei
che bruciano la città
mentre fuori dalla finestra in tanti già rompono gli specchi.

Come un aereo che passa per caso
taglio in due il cielo
curioso di vedere cosa dietro...
poi me ne frego
e finita la sigaretta torno a letto
confuso ma felice
ma ancora lucido per vedere che stai bene.

Accendere una candela
e lasciare che tu la spenga scottandoti la punta della lingua
come una bambina che lecca un gelato
ma con la consapevolezza di una donna che si sente troia,
che si rende conto che ti fa scoppiare il sangue nelle vene.

Perdere l’equilibrio e cadere come una stella
nel tuo letto
mentre già mi chiudi negli occhi di un’estate
che passo tra le tue gambe
a leccare miele liquido e trasparente come pioggia
...non dire una parola!
se questo amore figlio di puttana è un’avventura
tu lasciami pure
ma non dimenticarmi mai.
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hai usato un linguaggio poco Nobile per aggettivare una donna che ti ha reso felice donandoti un'estate che volevi non finisse mai....

ciao..sappi che le donne sono strane creature e vivono di sole delicatezze ed attenzioni...di dolci parole sussurrate...

un saluto. anna

il 26/11/2007 alle 07:13

Certo, housato quella fraseper dire un amore malato.

Baci...

Ale

il 27/11/2007 alle 00:29