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Pubblicata il 20/11/2007
Vergognati,
ogni volta che una mano ti sfiorerà il viso,
vergognati di te, quando due luci innocenti
ti getteranno nella disperazione
per aver sequestrato un'ora magica e squallida.
Un brivido risale dallo stomaco,
quando un solco di memorie s'apre
sulle sponde del mare notturno
e lascia intravedere faglie
nelle rocce devastate del passato.
Terremoti e sussulti ne modificano le linearità,
ne rendono taglienti le conformazioni.
Salvati,
ogni volta che troppo profonda appare la sofferenza,
tanto da causare una colata lavica di follia,
la sua formula si fa strada lungo il respiro,
una soluzione senza regole,
un risultato senza logici addendi.
Salvami,
da un pugnale
sicuramente destinato a me...

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