Cosa siamo se non frivolezze dell'universo,
un capriccio di un Dio ironico con se stesso,
Ci chiediamo chi siamo, ma fino a che punto a senso tale quesito?
Il recinto di stelle attorno a noi ci ricorda solo cosa non siamo,
esseri minuscoli davanti ad un qualcosa di immensamente macroscopico,
ironia del destino è arrivare a capire quanto poco contiamo piuttosto di capire il nostro scopo,
un esistenza passata forse in modo ignoto col naso rivolto verso l'alto,
un giocattolo in mano del fato?
Facciamo domande prive di risposte, questa la strada da seguire?