Un ombra di colore su un volto,
un fiume di dolore sulla pagina
e degli alberi,
spogli dal tratto leggero.
Da dietro un cappello
di paglia e un cervello,
un sole malato
da fiori costernato,
la luna gigante
ci guarda e ci insegna
la diritta via negli occhi ci segna,
ancora una corsa,
sulla spalla una borsa
non penso al destino
quello che viviamo è sempre più vicino.
Disegno i miei pensieri,
chiaroscuri di pazzia
un volo senza sosta
in un mondo che non costa,
è da voi che mi allontano
e il mondo dalla mente saluto con la mano.