la vita densa così buia e fradicia di sogni bucati
si ammucchia in ogni angolo di testa in pile oblique e pericolose
e quando cadono può continuare il gioco sempre meglio
e tra i detriti scopri occhi che ti erano sfuggiti
finchè
la vita che si assottiglia in rotoli di carta igienica agli sgoccioli
e
intravedi la colla alla fine che attende muta senza fascino alcuno.
ed anche se le mosche muoiono di noia risucchiate nel caldo delle aspirapolveri assordanti
e non c’è grido in grado di scalfire un centimetro di grigio attorno a te
e la testa si annoda su se stessa cercando di impiccarsi con le ragnatele
e i tasti del pianoforte non sono più bianchi ne’ neri
e la sete non passa mai
e i comignoli rotolano via
e le idee stridono di vecchiaia senza saggezza
e i ponti la smettono
e il buio è part time
e lei perde il riflesso
e il metronomo sbaglia
e i corridori non sanno più legarsi le scarpe
e si fa la coda per mettersi in coda
e le biro non hanno più veleno ne' gioia
e gli occhi sono binari del tempo
e la fine non arriva mai,
verranno giorni
Viola e accecanti
e dovrai chiudere gli occhi
per resistere
anche se
oggi
(per me e per te)
è difficile
da credere.