PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/11/2007
Alle 5 del mattino,
sotto la pioggia,
all'aeroporto di Berlino
c'è un fiume di gente che viaggia.

Una babele di lingue e colori
che mi scorre e fluisce intorno,
ciascuno col suo bagaglio di gioie e dolori,
ciascuno che guarda al nuovo giorno.

Qualcuno fiducioso,
qualcuno preoccupato,
qualcuno ansioso.

Qualcuno anche esaltato.
Un anziano pensoso.
Un bimbo addormentato.
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Il tuo sguardo prende il moto circolare e scopre, osserva, valuta, annota di tutto e di più.
Un saluto, mati.

il 08/11/2007 alle 22:56

il tuo sguardo come un vero obiettivo fotografico...che rimanda ogni immagine ed cosa alla mente e al cuore..

sei stato fuori ?...un saluto. anna

il 09/11/2007 alle 07:08

Ultimamente devo viaggiare abbastanza per lavoro; questa l'ho scritta all'aeroporto per passare il tempo e per giocare con la struttura e la rima classiche del sonetto.
Divertente, finchè resta un gioco.
Ciao
Solo

il 09/11/2007 alle 08:06

Ti ringrazio Mati, sei sempre gentilissima, ma questa volta il commento è veramente immeritato!
Ho scritto questa piccola cosa per gioco, ma se provassi a scrivere quello che si può vedere o intuire o anche fantasticare solo guardando per un'oretta la gente andare e venire in questi posti, stazioni ed aeroporti, non basterebbe qualche anno!
Ciao, ancora grazie
Solo

il 09/11/2007 alle 08:17

Questa tua attenzione verso la folla anonima che ti scorre intorno, e quasi un voler pentrare nei loro pensieri e nel loro stato d'animo denota una senibilità non indifferente.
complimenti per la bella poesia.
Ciao
antonia

il 09/11/2007 alle 08:47

grazie, ma non è sensibilità, è solo per far passare il tempo mentre aspetto di partire...penso che lo facciamo un po' tutti!
Ciao
Solo

il 09/11/2007 alle 09:51