Come acqua
le tue lacrime sono trasparenti
tanto che
sembra quasi che non c’è
niente
tra di noi mentre stiamo parlando
e tu
bevi un bicchiere vuoto
con il mio cuore dentro
...un veleno!
adesso che non sono più il miele
per te
ma il sale che ti brucia gli occhi.
Come porte dove è inutile bussare
le tue labbra chiuse a chiave
non hanno più niente da dirmi,
inutile
continuare a farci del male
giocando con un fuoco spento
che ci continua a bruciare
mentre
nel mio giardino di farfalle
ancora
aspetto quella parte di me
che mi manca
da quando te ne sei andata.
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale...
come tante bolle di sapone
intorno a me tutto quel che ha il tuo nome
finisce ed io non me lo spiegare,
ricorda
chi ti appesa come una stella ad un filo di niente al cielo
e dimmi sotto quale sostanza
bianca
hai trovato il coraggio di abbondarmi
come un cane all’Autogrill,
ricorda
che io sono ancora qui ad aspettarti con un fiore in bocca.