PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/07/2002
Tiepida sgrana la sera
più a nord
rosario di dune incolore,
fiati mutanti
d'ombre sospese

arabesca il tramonto
d'un ultimo grido

poi tace l'azzurro
inabissa,
luce di forra
- un castigo -
suicida alla notte.
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Immagini delicate...ma soprattutto il finale del "finale" della giornata è incantevole.
"azzurro che tace inabissandosi in un suicidio"...
La trovo favolosa...
Bravissimo...(è poco???)...mah!
che dirti!!!!!!!!ù
;-)
M'
P.S. Per me forse una delle tue + belle!!!!!!!!!

il 14/07/2002 alle 11:45

Il frutto di una levigazione che niente lascia al caso, comprese le pause, ed esalta la parola con pennellate essenziali e raffinate. Mi piace la teatralizzazione, l'umanizzazione delle fasi del giorno. Direi che la tua poesia è... incantatrice.
PS. Ho letto anche "Il Poeta", e mi sembra proprio elevata ed avvolgente (e scritta da una sola persona!), ma le mie capacità non mi permettono di spingermi in approfondimenti.
Spero di rileggerti ancora Massimo. Complimenti e a presto.
Ciao
Dario

il 14/07/2002 alle 12:16

Non posso commentarti, questo lo sai, posso solo dirti che sei bravissimo. Un bacio Betty

il 14/07/2002 alle 12:47

Caro M, i tramonti come vedi fanno brutti scherzi! Ma a parte gli scherzi, appunto, ho cercato la rappresentazione di una sintesi emozionale essenziale, il più possibile aderente alla ispirazione del momento.
Una buona domenica e un caro saluto.
Max

il 14/07/2002 alle 15:22

Caro Dario, il tuo commento, molto gradito e apprezzato, coglie bene il dato saliente di uno sforzo di sintesi come ricerca essenziale per una forma espressiva asciutta e incisiva. Gli esiti, come è normale, sono ondivaghi. In questo caso ho piacere di avere un riscontro positivo dalle tue parole.
Ti ringrazio di cuore per l'attenzione.
Alla prossima occasione.
Un caro saluto.
Max

il 14/07/2002 alle 15:29

Ripeto che le tue parole sono essenza del cuore, sempre generose e attente alle emozioni, umanissime. Affidati alle tue sensazioni immediate nel leggere, sono quelle che contano.
Un affettuoso saluto Betty.
Max

il 14/07/2002 alle 15:34


caro massimo,questa tua sulla notte/tramonto inabissante,mi ricorda certe atmosfere dei film in bianco e nero dei fellini,de sica sulla vita notturna romana.
Eppure non c'e consonanza,forse ho in mente le scene quando a tarda sera i vitelloni o i << A.Sordi >> di turno
sono soli con l'amico e passa la macchina che lava le strade
ed il falso sogno dell'estate.
A presto
Anto

il 14/07/2002 alle 20:20

Interessante il tuo commento, Antonio. Non avevo certo presenti quelle immagini nel comporre questa poesia, ma in fondo si armonizzano perfettamente anche con l'atmosfera che descrivi. Potere della poesia! Il suscitare emozioni e ambientazioni soggettive, diversificate, per ciascuno che ne riceve impulso sensoriale.
Grazie amico.
A presto.
Max

il 15/07/2002 alle 10:01

Caro Max, ho ordinato l'ultimo modello di cilicio che porterò per sette mesi e sette giorni, per non averti visto subito: Purtroppo ieri non c'ero e anche se ho acceso il computer ho fatto una rapidissima incursione senza avere notato la tua. PERDONO!
Venendo alla poesia è un intarsio di emozioni pure date dal tramonto, finemente cesellate dalla tua sensibiltà espressiva che trovo se possibile, in continuo superamento, le immagini sono tutte così belle, così ben "studiate", se mi passi il termine sbagliato, perché credo che siano nate così spontanee, ma gli accostamenti sono così belli che uno si chiede: ma come li trova? dovrei citare tutti i versi, per dirti quelli che ho trovato originali, l'ultima strofa è da "manuale" ma anche
"Tiepida sgrana la sera
più a nord
rosario di dune incolore,
e "arabesca il tramonto d'un ultimo grido"
è bellissima.
Ancora vivi complimenti, un abbraccio e a presto!
Axel


il 15/07/2002 alle 10:42

Amico, scherziamo! Quale perdono. Sappiamo bene dello svolgersi delle nostre giornate! In ogni caso è un conforto e un piacere questa condivisione in spirito che si riflette meravigliosamente nella sintonia di una comune sensibilità, che va arricchendosi nel tempo.
Te ne sono grato per questo e per le umanissime parole, generose, che mi sai offrire.
Un abbraccio.
Max

il 15/07/2002 alle 14:25

Mi fa piacere la tua attenzione su questo brano, che è ricambiata volentieri per quanto ho letto di te dal momento del tuo recente ingresso sul sito.
Te ne ringrazio. Alla prossima.
Max

il 15/07/2002 alle 14:28

Dipende dai punti di vista, io adoro le ombre della notte,se riesci a soffermarti ed a leggerle
capirai che possiedono dei bellissimi segreti, non sempre la luce del sole fa apparire la realtà
l'azzuro che si innabissa nelle tenebre
è molto toccante poeticamente, ma lo è ancor di più per chi ama il fascino della notte e non lo percepisce come un suicidio , ma come un preparasi per un nuovo giorno
toccante , emozionante , piena di forza questa poesia,ma l'emozione della notte lo è ancor di più!
con la sua pace e i suoi segreti nascosti
ciaoo simpaticamente
MaryGray

il 17/07/2002 alle 22:06

Sono perfettamente d'accordo con quanto dici in questo gentile commento, che solo ora ho visto.
Io stesso amo la notte. Il brano non vuole dare un giudizio "di valore" su questo aspetto. E' la "fotografia" di un momento specifico, nel quale è l'azzurro che scolora il protagonista. Naturalmente si potrebbe "descrivere" il fascino immennso della notte in una nuova sintesi poetica. E magari lo farò.
Grazie come sempre delle tue parole.
Un caro saluto.
Max

il 18/07/2002 alle 19:49

Bè...
nel cuore della notte,
eccomi qua.
Diversi i sentimenti.
E soprattutto, incedono, qui, trasformazione e sospensione: è la sera che diviene...
Ma è l'aria, che si sente: nelle colorazioni, nelle ombre, nei paesaggi, senti la presenza, forte, non lieve, di vibrazioni aeree...quasi rimandi della propria anima. E nell'aria, l'ultimo grido, nell'aria s'inabissa l'azzurro che si spegne "suicida".
Sono le ore che preparano il finire del giorno, quasi perplesse.
Vanno vaghi ricordi alla sera del Foscolo :
"quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni...quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all'universo meni......le secrete vie del mio cor soavemente tieni..."
Un caro saluto

il 24/09/2002 alle 20:04

A Roma qualcuno direbbe: ahooo, ammazza che commento!!! Ma chi è sto 'nterprete! Ahooo, cià du cojoni cosìììììì.... Tralascio il resto dell'appasionata risposta caro Gabriele:-)))
Mi ha fatto molto piacere questa tua e anche l'aver rammentato il grande Foscolo, al quale mi inchino.
Saluti cari a te.
Max

il 24/09/2002 alle 21:05