Uscito di casa in un giorno di pioggia senza un cazzo d’ombrello
ti cerco, non ti trovo ma ti vedo
dentro gli occhi d’ogni ragazza
respiro il tuo profumo dentro ogni caffè
che pago ad un’amica che mi offre la...
e me la fa leccare per sentirsi viva
ma neanche da lontano ti somiglia.

Ricordo ancora il titolo dell’ultimo film che siamo andati a vedere insieme
ricordo che siamo stati troppo bene
ricordo che abbiamo fatto anche l’amore, l’amore senza far troppo rumore.

Uscito di cervello senza un briciolo di testa né un cappello
alle tre di notte cerco disperatamente un bar aperto
deciso anche ad uccidere per avere un’Estathé al limone
con una sigaretta accesa
che brucia il tempo che mi passa davanti come un treno perso
per il quale avevo il biglietto,
qualcosa che non subito ma presto ho strappato come una tua fotografia
la mia,
quella dove ti baciavo, la stessa dove baciavo una puttana
con un cielo di stelle che cadono e battono sul marciapiede
per te
che credi d’essere una donna solo perchè tra le gambe
hai una rosa di carne con le spine.

Con quella voglia di libertà
che hai ma non ti basta mai,
a stare con te,
ho fatto un buco nell’acqua
ma è vero che
tra le tue gambe,
come hanno visto in tanti già,
c’è la vita
ed anche io ci ho messo la firma,
il resto conta poco o niente.

Mi chiedo perchè mi hai acceso e spento come un fiammifero,
forse avevi solo freddo
ma dopo avevi paura di bruciare, paura d’amare.