PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/07/2002
Ma che disordine nella tua stanza.

Cos'hai fatto tutto il giorno?
non riconosco quello sguardo privo di orgoglio
ma non ne posso fare a meno io ti voglio.

E credevo che...
accidenti a te.

Ti sento lontanissima
eppure ora sei qui con me
anche se non ti vedo neanche
avvolta dalla nebbia delle tue incertezze.

Inizi quasi un discorso quasi piangendo,
asciugandoti gli occhi con un "mi dispiace"
poi voltandomi le spalle te ne vai
calpestando le tue lacrime,
come quando dopo piovuto
le auto passano velocemente sulle pozze
alzando l'acqua che bagna i marciapiedi.

Cosa c'è...che non va?
per me sei sempre quella di ieri,
rivoglio i tuoi occhi neri
scuri e forti come il caffè
che appannavano i vetri della mia Golf.

In notti prive di significato e dialogo come questa
che fuori suonano gli allarmi delle auto
a letto ti abbraccerò
e non ti lascerò in balia dei tuoi incubi,
stringendo forte la tua mano
come l'antenna di una radio
non perderò la precaria frequenza dei tuoi sogni,
ti marcherò stretta,
non mi sfuggirai,
sarò un'ombra incollata a te
che non scomparirà col sole.

Non stancarti mai
di stare qui fino a domani
sulla spiaggia dimenticati dal mondo
che si accorge di noi
solo quando siamo assenti.

Se vuoi vivere
non ti allontanare mai da me,
se vuoi che io non muoia
non andare via,
please don't go.
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GAF

Bella ed originale ci sono dei versi che mi sono piaciuti molto per poi finire con una canzone.
Bravo
Ciao
Elisabetta

il 14/07/2002 alle 23:07