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Pubblicata il 13/07/2002
Vi sarete svegliati anche voi
come me stamattina?

Il mio sguardo s'allarga sú Roma
sui tetti
sú case e rioni
oltre le porte
dentro i portoni.

Il mio sguardo s'allarga fin dove
il sole allo spunto
oltre la campagna va
oltrepassa i monti....

di lá forse piove.

Vi sarete svegliati anche voi
come me stamattina?

I miei passi assonnati al terrazzo
spingono gli occhi fuor dalla ragione
tra cupole e chiese
e tetti infiorati
chiostri
torri
conventi di frati
il sole acconsente
in questa bellezza
mi guarda
mi stimola
mi sveglia dai sogni
mi scuote la mente....

ed é questo qual'cosa
bellezza d'assurdo
ti prende
t'invive
t'illumina il viso
ti apre il cuore
sapendo d'inciso
che Roma é di tutti
di tutte le genti
come il sole s'offre
non fá testamenti.

Bellezza d'eterno
d'inizio creata
da mille conquiste
d'imperi datata
tra figli di lupe
e d'ignoti eroi
di papi
di re
di servi e plebei
fai invidia a tutti
fin'anche l'Olimpo
cambiar casa vorrebbero Dei.

Vi sarete svegliati anche voi
come me stamattina....

lá sul terrazzo
odori di marmi e freschi di brina
fontane vivaci in piazze mercanti
illumina il sole
tutto
lá in cima
sentire la voce d'un canto romano
sentir come me il canto di Nina?




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... s'ode un canto nell'aria della sera
bisbigliato quasi fosse una preghiera
si spande lento verso il colle antico
forse è l'anima di un eroe smarrito

Luigi

il 13/07/2002 alle 21:27

bel commento Luigi...e grazie; poi non soltanto a Roma, ma bensí in tutte le cittá italiane il mattino si sente il canto della tradizione che voleggia tra tutti i balconi e la gente lo accenna mentre il caffé sgorga prepotente dalla moca.
bella l'Italia.
ciao.
Antonio.

il 13/07/2002 alle 21:35

Vuoi che non ti comprenda, Antonio? E' una bellissima testimonianza del tuo (nostro) amore incondizionato per la Roma intima che conosciamo. Bella l'idea di sottolineare con l'anagramma.
Un caro saluto.
Max

il 14/07/2002 alle 00:40

Antonio, come non capirti!!!!
Quante son state le mattine mie come le tue....
con l'alba che accarezzava le pareti variopinte dei palazzi di quartiere,
e le grida al mercato di fruttivendoli,
che sembravano orchestrate e dirette da un maestro.
Come non capirti....il risveglio in una mattina soleggiata della nostra amata Roma...
bella antonio, complimenti!!!
;-)
M'

il 14/07/2002 alle 09:54
GAF

Io ci sono nata ed ogni volta che vado è una magia come fare a non concordare con te?
Un abbraccio
Elisabetta

il 14/07/2002 alle 22:31

Grande dedica ad una grande città, a partire dal palindromo del titolo, le immagini restituiscono una Roma veramente eterna, fuori dal tempo, con un suo spirito unico al mondo.
Bel quadro veramente visivo di tetti e cupole, di calore popolare e di cieli azzurri dell'immaginario collettivo.
Ciao!
Axel

il 16/07/2002 alle 22:54